La Polonia vince l’EIHC di Budapest. Italia K.O. con l’Ungheria

La Polonia vince l’EIHC di Budapest. Italia K.O. con l’Ungheria

(Budapest) – Rimane ancora all’asciutto l’Italia di Beddoes, nonostante una buona prestazione che consente agli Azzurri di giocare alla pari contro un’Ungheria altamente competitiva con i quattro naturalizzati in roster.

Davanti ad un ambiente caldo, come sempre d’altronde in Ungheria quando c’è da sostenere la Nazionale in ogni manifestazione, i padroni di casa vogliono riscattare la sconfitta subìta dalla Polonia gettandosi subito in avanti, la prima occasione è di Wehrs. L’Italia attende e studia l’avversario, ma alla prima libertà concessa Frei s’invola verso Balizs. Prese le misure le sortite italiane sono più soventi, i più pericolosi sono Traversa e Lambacher; dopo aver sventato l’incursione di Wehrs, nel capovolgimento di fronte, Michele Marchetti, conclude la discesa solitaria che fredda Balizs. Una svista in difesa al 10’ potrebbe costare il pareggio di Nagy se Vallini, preferito a de Filippo Roia, non avesse messo una pezza. Tutto viene rimesso in discussione quando Michele Marchetti colpisce al viso involontariamente un avversario: la superiorità magiara è concretizzata da Magosi, lesto ad insaccare un passaggio no look di Sebok che taglia lo slot come burro. 44” più tardi un’azione corale ungherese premia il raddoppio di Sarauer. Gli uomini di Beddoes superano il momento difficile grazie ad una superiorità che, sebbene non sia letale come quella dei padroni di casa, consente di creare diverse opportunità; l’ultima del periodo è di Mantinger, il cui diagonale dalla sinistra è neutralizzato. Gli ultimi minuti, favoriti anche da un power play, sono di marca ungherese, la traversa di Sebok chiude le ostilità del primo tempo.

La frazione centrale si apre con il pareggio di Frigo, in rete dopo aver conquistato il disco in balaustra e aggirata la gabbia avversaria, tuttavia una nuova penalità, sanzionata a Michael Zanatta, dà origine ad una inferiorità ben gestita dalla retroguardia Azzurra che evita a Vallini gli straordinari. La partita vive sul filo dell’equilibrio per lunghi momenti, durante i quali le rispettive difese prevalgono; la Nazionale italiana, però, può recriminare per il palo colpito da Simon Kostner dopo aver bucato il five hole dell’estremo difensore di casa. Il Blue Team sa essere pericoloso anche in situazione di quattro contro cinque: Frei intercetta il disco all’altezza della blu del terzo difensivo, scattato in contropiede con Caletti l’opportunità non è concretizzata.

L’Italia inizia il terzo tempo con il piglio giusto, il prolungato forechecking tiene in scacco gli avversari, i maggiori problemi per Balizs provengono dalle stecche Schweitzer e Trivellato. La fiammata ungherese si materializza con Magosi, Sarauer e Terbocs, proseguita con Benk in backhand, mentre il vantaggio magiaro nasce da un errore dietro la gabbia di Luca Zanatta: Sebok, vera spina nel fianco degli Azzurri per tutta la partita, gli sfila il disco cedendolo a Magosi, appostato davanti allo slot. Nel finale la botta centrale di Wehrs stende definitivamente il Blue Team, Erdely, a porta vuota, completa lo score.  

La Polonia, battendo nel pomeriggio il Giappone 3-2, si aggiudica la tappa ungherese con una giornata di anticipo. Di Alex Szczechura, Pawel Dronia e Kacper Guzik le reti polacche, doppietta di Ryo Hashimoto per i nipponici.

Il secondo goal del Giappone

Ungheria – Italia 5-2 (2-1; 0-1; 3-0)
Ungheria: Bence Balizs (Miklos Rajna); Jesse Dudas – Kevin Wehrs – Bence Stipsicz – Saniel Szabo – Daniel Kiss – Arnold Varga – Zombo Garat – Zoltan Kovacs; Krisztian Nagy – Balasz Sebok – Balint Magosi – Csanad Ederly – Andrew Sarauer – Tamas Sarpatki – Andras Benk – Istvan Bartalis – Peter Vincze – Istvan Terbocs – Janos Hari – Keegan Dansereau. Coach: Jarmo Tolvanen
Italia: Gianluca Vallini (Marco De Filippo Roia); Luca Zanatta – Armin Hofer – Jan Pavlu – Stefano Marchetti – Daniel Glira – Alex Trivellato – Roland Hofer – Michael Zanatta; Luca Frigo – Diego Kostner – Simon Kostner – Alex Frei – Viktor Schweitzer – Michele Marchetti – Tommaso Traversa – Raphael Andergassen – Tommaso Goi – Matthias Mantinger – Edoardo Caletti – Alex Lambacher. Coach: Clayton Beddoes.
Arbitri: Kenji Kosaka (Giappone) e Przemyslaw Kepa (Polonia) Linesmen: Marton Nemeth (Ungheria) e Attila Nagy (Ungheria)
Penalità: Ungheria 6 (2/2/2) – Italia 8 (4/4/0)
Tiri: Ungheria 27 (8/10/9) – Italia 31 (6/14/11)
Marcatori: (0-1) 07.04 Michele Marchetti; (1-1) 10.29 Balint Magosi (Balazs Sebok – Istvan Bartalis) PP; (2-1) 11.15 Andrew Sarauer (Tamas Sarpatki – Csanad Erdely); (2-2) 20.25 Luca Frigo (Simon Kostner); (3-2) 54.11 Balint Magosi (Balazs Sebok – Krisztian Nagy); (4-2) 58.12 Kevin Wehrs (Balazs Sebok); (5-2) 59.02 Csanad Erdely ENG
Spettatori: 2.200
MVP: Balint Magosi (Ungheria) e Michele Marchetti (Italia)

Classifica: Polonia p.ti 6; Giappone p.ti 3; Ungheria p.ti 3; Italia p.ti 0.

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