Giudice sportivo: pesante squalifica per Luca Ansoldi

Giudice sportivo: pesante squalifica per Luca Ansoldi

Mentre non si sono ancora spenti gli echi del successo del Milano Rossoblu nel torneo cadetto, il Giudice sportivo ufficializza l’ultima squalifica della stagione affibbiando a Luca Ansoldi una squalifica di tre giornate. La sanzione è relativa a Milano Rossoblu-Merano, Gara 5 di semifinale, e il suo concitato finale: al goal di Andrea Schina, a porta vuota, si accendono le proteste degli ospiti, la più veemente è quella dell’attaccante che non le manda a dire; secondo quanto emerge dal rapporto arbitrale “al minuto 59.58 il giocatore Ansoldi Luca si rivolgeva al capo arbitro nel seguente modo: “figlio di puttana, sei un uomo di merda, scrivi che tanto non me ne frega un cazzo, bastardo fai schifo”. Facendo anche presente che l’Ansoldi Luca ricopriva il ruolo di assistente al capitano (A) della propria squadra, il direttore di gara gli comminava una penalità di 10’ di cattiva condotta, ai sensi della regola n. 116, paragrafo III punto 4 del Regol. Uff. di gioco. Ciò premesso, non essendo in discussione il carattere ingiurioso degli epiteti pronunciati dal giocatore Ansoldi Luca, resta soltanto da quantificare la comminanda sanzione disciplinare. Quest’ultima non può certamente contenersi nel minimo edittale previsto dalla norma applicabile (due giornate di squalifica), nonostante l’assenza di precedenti specifici contestabili. La reiterazione di termini così gravemente offensivi, infatti, non può trovare giustificazione alcuna, neppure nel clima di forte tensione agonistica che ha caratterizzato l’intera serie di semifinale tra le due compagini, circostanza, quest’ultima, che può valere soltanto ad evitare l’inflizione di una sanzione più severa di quella adottata. Si fa presente che, ai sensi dell’art. 48, n.5 Regol. di Giustizia, la sanzione inflitta, se non scontata, in tutto od in parte, nel corso del presente campionato, dovrà essere scontata per intero o nella parte residua nella prossima stagione sportiva, in incontri di campionato, anche se l’atleta avrà cambiato società e/o categoria”.


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