SFG5: l’Asiago soffre, ma, vincendo in rimonta, agguanta la finalissima AHL

SFG5: l’Asiago soffre, ma, vincendo in rimonta, agguanta la finalissima AHL

L’Asiago soffre contro un generoso Jesenice ma, alla fine, vince meritatamente gara 5 di questa semifinale ed ottiene la finalissima della Sky Alps Hockey League.

La partita, diciamolo subito, non è bella come quella di due giorni fa in terra slovena. Allora gli uomini di Tom Barrasso giocarono per tutti i sessanta minuti col coltello tra i denti, annichilendo con una prestazione tutta grinta, sia il pubblico che i giocatori di casa. Stasera, invece, le cose sono andate diversamente. I giallo-rossi, almeno per i primi trenta minuti di gioco, non sono stati impeccabili. Sicuramente sono sembrati un po’ troppo lenti nella costruzione del gioco, hanno mostrato un power play assolutamente sotto tono ed hanno, troppo spesso, offerto il fianco alle ripartenze degli sloveni. Poi, sul doppio svantaggio, forse comprendendo che non avevano più nulla da difendere né da perdere, hanno, finalmente, iniziato ad aggredire gli spazi e, sospinti da un grandioso Kolanos (due goal) hanno ripreso in mano l’incontro, strameritando la vittoria e l’accesso alla finalissima contro i Rittner Buam.
Dopo che nei primi dieci minuti era accaduto pochissimo, l’Asiago, nella seconda metà del primo tempo, ha aumentato il suo forechecking, cercando di mettere in difficoltà la difesa dei Red Steelers (stasera in maglia bianca), ma nel miglior periodo dei giallo-rossi, sono invece stati gli ospiti a passare in vantaggio.
Il goal è nato da una azione offensiva portata avanti dalla coppia Manfreda, Rajsar, che ha messo Ankerst in condizione di trovarsi, da solo, davanti a Frédéric Cloutier. La conclusione del ventottenne attaccante sloveno è stata “chirurgica” ed il puck si è infilato nell’angolo alto, sulla destra, della gabbia difesa dal portiere italo-canadese che non ha potuto far nulla per evitare la segnatura.
L’Asiago, nonostante sia sospinto da un gran tifo, subisce il contraccolpo psicologico del goal. Le manovre “sembrano frenate”, e neppure la doppia superiorità numerica, giunta sul finire del tempo, viene adeguatamente sfruttata. Il tempo si conclude pertanto sull’uno a zero per gli ospiti, un vantaggio tutto sommato meritato.
Nel secondo tempo l’Asiago riesce a complicarsi ulteriormente la vita subendo una doppia penalità assolutamente evitabile. Con Nigro (che blocca sotto le ascelle la stecca di DiCasmirro) e Scandella (che in fase difensiva urta da dietro un attaccante sloveno commettendo un fallo assolutamente evitabile) in panca puniti, gli sloveni fanno vedere i sorci verdi alla difesa dei vicentini che in un paio di occasioni si affida prima a Cloutier (bella parata su difficile conclusione di DiCasmirro) e successivamente alla traversa che salva il portierone su una grande conclusione di Rajsar.
Proprio quando Nigro sta rientrando dalla penalità, gli Red Steelers trovano il goal del raddoppio. Su una forte conclusione di Miha Logar, Frédéric Cloutier non può far altro che offrire il rebound; sul puck si avventa, come un falco Saso Rajsar che, anticipa tutti e, dallo slot infila il disco in fondo al sacco.
Sul doppio svantaggio i giallo-rossi continuano a non convincere, commettono troppe ingenuità difensive fino a quando, finalmente, sull’ennesima penalità (Long in panca puniti) trovano l’acuto del campione con Krystofer Kolanos. L’attaccante, in short hand, servito da Nigro, si invola verso la porta avversaria, arriva a tu per tu con Rok Stojanovic e lo beffa con una conclusione tra i gambali.
Il goal ha l’effetto di una frustata su tutto l’ambiente, [pubblico, e giocatori] e l’Asiago riprende a giocare con quella giusta aggressività ed intensità che gli aveva difettato fino a quel momento. Trovato il ritmo di gioco l’Asiago trova anche il pareggio. A 3:43 dalla sirena una bella iniziativa di Lutz fa da preludio al goal. L’azione parte da una insistita azione della terza linea e la conclusione di Davide Del sasso non viene bloccata dal portiere sloveno che preferisce deviarla, verso un suo difensore il quale viene, però, anticipato dallo stesso Del Sasso, che fa filtrare il puck davanti alla gabbia dove Magnabosco lo fa suo e con un rovescino beffa l’estremo difensore ospite.
Sul 2-2 si va al secondo riposo lasciando il responso definitivo agli ultimi venti minuti di questa bella ed emozionante serie.
Il terzo, decisivo tempo, anche per l’importanza della posta in palio, si gioca principalmente sui nervi.
La gara, dopo quindici minuti di grande equilibrio, si sblocca a favore dei padroni di casa al 48° minuto, allorquando per le penalità comminate a Magovac e Rajsar i vicentini possono giocare in 5 vs 3. Nel primo minuto di gioco con doppia superiorità, l’Asiago pur pressando e pattinando molto, non riesce a bucare la gabbia di Stojanovic ed il goal arriva, infine, grazie ad una invenzione di Nigro che riscatta l’opaca prestazione con un passaggio smarcante, permettendo a Colin Long, con un tiro da posizione angolare, di segnare infilando il puck tra i gambali di Rok Stojanovic.
Il vantaggio esalta ulteriormente tutto l’ambiente; adesso l’Asiago gioca meglio è più aggressivo, pattina meglio e cerca di tenere lontano gli sloveni dal suo terzo difensivo. Gli ultimi minuti sono di pura sofferenza poiché a 3:05 dalla sirena a Kolanos viene sanzionata una discutibile trattenuta. La penalità costringe i ragazzi di Tom Barrasso a giocare in inferiorità numerica; la pressione degli sloveni aumenta ancora a novanta secondi dalla fine allorquando coach Nik ZUPANCIC richiama il suo portiere per inserire un uomo in più di movimento. L’Asiago, sorretto dal suo pubblico, resiste agli attacchi ed anzi, a 36 secondi dalla sirena, incrementa ancora il suo bottino. Krystofer Kolanos (sempre lui!!!!) appena rientrato dal pancone puniti, conquista un disco e dalla distanza lo infila nella gabbia incustodita tra il tripudio dei compagni di squadra e dei tifosi.
La gara e la serie finiscono qui. Tutti gli onori del caso allo Jesenice che l’ha nobilitata con un buon gioco e con un grande impegno ed applausi strameritati a questo Asiago dalle sette vite che, per due volte nella polvere, (dopo la sconfitta casalinga di sabato scorso e, stasera sullo 0-2) è riuscito a risalire (come direbbe il Manzoni) “due volte sull’altare”, conquistando il meritato accesso alla finalissima dove, nella riedizione della finale scudetto, dovrà misurarsi contro i Rittner Buam, magari, sperando, che questa volta, l’esito possa essere differente…

Sky Alps Hockey League, semifinals, game 5:
30.03.16 Pala Odegar di Asiago, ore 20:30
Asiago Hockey – HDD Jesenice 4-2 (0-1, 2-1, 2-0)

Arbitri: GAMPER, WIDMANN, Cristeli, Tschrepitsch.
MARCATORI: 14:58 0:1 JES Jaka Ankerst (Saso Rajsar – Marjan Manfreda); 26:59 0:2 PP1 JES Saso Rajsar (Logar – Ankerst); 31:33 1:2 SH1 ASH Krystofer Kolanos (Anthony Nigro); 36:55 2:2 ASH Jose Magnabosco(Davide Dal sasso – Enrico Miglioranzi); 48:08 3:2 ASH Colin Long (Nigro – Lutz); 59:24 4:2 EN ASH Krystofer Kolanos (Colin Long – Anthony Nigro).

L’Asiago vince la serie contro lo Jesenice per 3:2

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