Nasce la Inter Alps Hockey League, la fuga diventa realtà

Nasce la Inter Alps Hockey League, la fuga diventa realtà

Milano – Con una conferenza stampa organizzata presso il Palazzo del CONI in Via Piranesi, la FISG ufficializza la nascita della IAHL (Inter Alps Hockey League), nome provvisorio per il nuovo campionato transfrontaliero, presentato dal Presidente federale Andrea Gios, assieme al responsabile del settore hockey Tommaso Teofoli, e il Presidente della Lega Marcello Cobelli, davanti ai Presidenti ed esponenti della (ormai ex) Serie A, eccetto la Valpe in difficoltà, più qualche presenza delle realtà di Serie B. Quello che è emerge senza ombra di dubbio, è lo strenuo supporto alla nuova lega transfrontaliera da parte dei vertici dell’hockey italiano, confermato dalle parole con cui esordisce il Presidente federale Andrea Gios:

“La Serie A dell’anno prossimo si giocherà in Italia, ci si confronta con formazioni austriache e slovene e non sarà un torneo a ranghi ridotti, ma il massimo che si può avere ora dal nostro movimento. Sarà un campionato di pari livello rispetto a quello dello scorso anno: il miglior compromesso per garantire un livello adeguati per i nostri giocatori e per le squadre che hanno volontà di programmare”.

2016_05_03 conf sta fisg_02 giosIl Presidente riconosce al contempo la difficoltà del movimento a livello collettivo, aldilà delle sette squadre in fuga oltre il Brennero, affermando di aver incontrato diversi ostacoli nell’individuare una soluzione intermedia con le squadre di Serie B. Sottolinea inoltre che il nome IAHL (Inter Alps Hockey League) è ancora provvisorio, una soluzione che deve ancora passare al vaglio del CONI, ma la migliore soluzione per garantire un livello analogo alla scorsa stagione, mantenendo il numero di stranieri non superiore a quattro tesseramenti. Resta inoltre la questione legata al fatto di includere nel progetto anche le grandi città, in particolare il Milano, che avrà una wild card in grado di garantirle l’accesso al nuovo campionato qualora avesse le disponibilità per farlo, perchè secondo Andrea Gios

“Il Milano, per la storia, la tradizione, i tifosi e la città che rappresenta, è una piazza che va recuperata. Spero che possa trovare il piglio d’orgoglio per riprendersi la qualifica di Capitale dell’hockey: se ci darà una segnale noi lo coglieremo”.

Il Presidente federale sposta poi l’attenzione sulla struttura della nuova IAHL, puntando l’accento sul fatto che il nuovo campionato nasce dall’intesa tra le tre federazioni (italiana, austriaca e slovena), senza interessi privati, confermandola come l’ipotesi più ragionevole per far crescere il movimento hockeystico italiano: “sarà interessante vedere la capacità organizzativa degli austriaci, molto più avanti di noi, insieme alle nostre capacità tecniche. E’ una sfida interessante che dobbiamo cogliere“.  Spazio serie B: l’idea del Presidente è di proporre un campionato che garantisca almeno 48 partite, senza stranieri, e riserva un commento sul documento programmatico proposto dalle società di Serie B, un campionato che – afferma Marco Ferrario, dirigente Alleghe – richiede maggiore attenzione, trovando la risposta di Andrea Gios:

“Il documento approvato dalle società ci trova d’accordo su alcuni punti, che vanno però inquadrati all’interno di una programmazione federale. Non può esistere una Italian Hockey League esterna alla FISG, con l’idea di una lega chiusa, ma deve invece crearsi a partire dalla Federazione, e puntiamo ad avere due gare settimanali, per dare ai ragazzi una condizione atletica migliore. Avremo poi una Serie C per le società che non possono fare due partite a settimana e lavoreremo anche ad un cambio nella programmazione giovanile: non più Under 18 e 20, ma Under 14, 16 e 19, perchè quest’anno in U20 abbiamo visto situazioni strane di squadre con giocatori più grandi”.

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Le considerazioni del Presidente Gios trovano in accordo il Presidente di Lega Marcello Cobelli:

“Un campionato a otto società ha avuto poco appeal per il pubblico, ed è difficile, ancor di più con 7 squadre, fare una regular season interessante. Una situazione, questa, che ci ha chiamato a considerare due alternative: o scendere in B e calare drasticamente il livello, o affacciarsi fuori. Certo, il primo sarà un anno di transizione, ma questa è la strada giusta per la crescita del movimento, un progetto che ha convinto anche il CONI”.

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Interviene, in seguito, Tommaso Teofoli, responsabile del settore hockey presso la FISG:

“Abbiamo un accordo con le altre federazioni per mantenere le nostre NOFA, non abbiamo intenzione di snaturare il nostro hockey, il nuovo campionato s’inquadra nel sistema hockey italiano, mantenendo l’abbassamento del numero di stranieri, ancora a quattro, con un percorso che sta già dando buoni frutti anche in ottica Nazionale (vedi il secondo posto a Mondiali di Katowice, ndr)”

L’interesse per il nuovo campionato viene poi confermato da uno dei Presidenti delle sette squadre in fuga, Piercarlo Mantovani, dell’Asiago, convinto che la IAHL rappresenti la scelta giusta per la sua società ed un importante passo avanti per il movimento.

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La copertura televisiva – commenta Gios – è sotto osservazione assieme alla RAI, che nell’ultimo anno ha ridotto la programmazione dedicata all’hockey ghiaccio, e dati e statistiche saranno garantiti allo stesso livello del portale Pointstreak.com. La lingua ufficiale del torneo? L’inglese, per accontentare tutti i partecipanti. In questa nuova avventura, risiede anche l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia, questione che, sottolinea il Presidente del Gherdeina Markus Rabanser, “è prima preoccupazione delle società altoatesine, una delle cose che abbiamo più a cuore per il prossimo campionato”.

Tale convinzione ha indotto anche il Presidente del Cortina Lorenzo Lacedelli ad aderire al progetto dopo le perplessità iniziali in merito proprio all’assegnazione del titolo. 2016_05_03 conf sta fisg_20 pres cortina lacedelli

La conferenza si è poi conclusa con un quadro sugli impegni futuri del Blue Team: sarà confermato il camp di alta specializzazione in Finlandia, mentre la Nazionale ora si preparerà all’importante torneo pre-olimpico in Norvegia (1-4 settembre) preparandosi sul ghiaccio affrontando anche formazioni di KHL come accaduto durante la scorsa estate. Tornando la IAHL, le caratteristiche basilari del torneo, illustrate nella cartella stampa, sono le seguenti: sette squadre italiane, dieci o dodici squadre austriache (le partecipanti alla INL più alcune squadre B, ad esempio di Red Bull Salisburgo e Klagenfurt), e due o tre squadre slovene, con la speranza di includere anche un team minore del Medvescak Zagabria, formazione che milita in KHL.
E’ il 3 maggio, e i tempi sono stati largamente anticipati rispetto agli anni precedenti, la IAHL, secondo i vertici, rappresenta la soluzione per il futuro dell’hockey italiano.

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