Mondiali 1a Div. A: l’Italia si salva con una giornata di anticipo

Mondiali 1a Div. A: l’Italia si salva con una giornata di anticipo

(Katowice) – Si dice che la vendetta è un piatto che va servito freddo. Nell’hockey su ghiaccio, sport glaciale per antonomasia, la citazione ha maggiore valenza: lo scorso anno il Giappone fermò la corsa promozione dell’Italia, dodici mesi dopo gli Azzurri hanno lavato l’onta spingendo i nipponici sul baratro della retrocessione.
Le uniche variazioni apportate da Mair, al lineup, interessano la seconda e la terza linea che risultano invertite rispetto alla gara con la Slovenia. In porta Cloutier subentra ad Andreas Bernard.

2016_04_27 giap ita 121I ritmi blandi di inizio gara favoriscono il Giappone, pericoloso con Hirano, prese le misure agli asiatici l’Italia sfiora il vantaggio con Helfer ed Egger. Le marcature asfissianti impediscono agli Azzurri di giungere al tiro, mentre i nipponici si affidano al contropiede di Takahashi da cui nasce il loro vantaggio: Cloutier manda il disco in balaustra, Zanatta e Traversa pasticciano e il puck finisce ad Obara che, dal fondo, serve Kuji, il quale, uccellato Marchetti, lo depone in rete. Il Blue Team si ripropone in avanti con Andergassen, il gambale di Onoda devia il puck all’ultimo istante; l’Italia insiste con Simon Kostner, l’attaccante dei Rittner Buam rinvia l’appuntamento col goal da lì a poco, quando sul tiro di Frigo dalla media distanza, ribadisce il disco in rete. Il pareggio dà fiducia agli Azzurri, ora sempre più presenti al tiro, soprattutto dalla blu; la penalità inflitta a Ramoser per bastone alto rischia di inficiare quanto di buono creato, tuttavia gli Azzurri approfittano di un’indecisione avversaria in zona neutra e consente a Frigo di scattare in contropiede e sfiorare il secondo goal. Negli ultimi secondi, con la Nazionale protesa in avanti, Takahashi intercetta il disco e scatta verso la gabbia italiana, nell’uno contro uno il duello è vinto da Cloutier che, a fil di sirena, devia col biscotto.

2016_04_27 giap ita 510Il duello tra i due continua anche nella seconda frazione di gioco e ancora una volta Takahashi ne esce perdente. Col passare dei minuti la Nazionale del Sol Levante prende possesso delle redini del gioco chiamando Cloutier a diversi interventi, il ritmo degli asiatici è spezzato dal diagonale di Gander; in questa fase la linea bolzanina è quella più attiva: dal lavoro in balaustra di Insam, lo stesso Gander recupera il puck che Anton Bernard tramuta in goal. Nel corso del primo power play a favore, la Nazionale italiana pecca di superficialità rischiando di incassare il pareggio da Nishiwaki sulla leggerezza di Larkin. Scampato il pericolo, Scandella ispira il terzo goal italiano con una discesa finalizzata da Ramoser. Non contenti gli Azzurri continuano a martellare la retroguardia avversaria con lo scambio Tudin-Frigo.

2016_04_27 giap ita 371Ritrovata la serenità che era mancata nelle ultime due partite, e con la gara incanalatasi sui binari della vittoria, gli Azzurri giocano con maggiore scioltezza e tanto possesso del disco, tuttavia a latitare sono le conclusioni: le migliori sono quelle di Tudin, al termine di una serpentina, e di Scandella e Simon Kostner in mischia. Il Giappone, completamente sparito dal ghiaccio, torna a farsi vivo al 15’ con Yanadori e, in power play al 17.00, con Kuji. Le residue speranze degli asiatici sono affidate all’ultima superiorità e all’uomo di movimento in più inserito da Thomson che non portano ad alcuna marcatura.

L’Italia torna al successo e coglie la salvezza con una giornata di anticipo. Se i risultati di giornata saranno favorevoli alla formazione di coach Mair, la corsa promozione o di medaglia, potrebbe essere riaperta.

Le interviste

Giappone – Italia 1-3 (1-1; 0-2; 0-0)
Giappone: Takuto Onoda (Shun Hitomi); Ryo Hashiba – Takafumi Yamashita – Kotaro Yamada – Yosuke Haga – Kazumasa Sasaki – Shinva Yanadori – Shun Sakata; Masahito Nishiwaki – Go Tanaka – Hiroki Ueno – Seiji Takahashi – Daisuke Obara – Shuhei Kuji – Hiromichi Terao – Kohei Mitamura – Yushiroh Hirano – Kenta Takagi – Takuma Kawai – Yuto Osawa. Coach: Greg Thomson
Italia: Frédéric Cloutier (Andreas Bernard); Sean McMonagle – Alexander Egger – Alex Trivellato – Thomas Larkin – Armin Hofer – Armin Helfer – Michael Zanatta – Stefano Marchetti; Giulio Scandella – Joachim Ramoser – Daniel Tudin – Markus Gander – Marco Insam – Anton Bernard – Luca Frigo – Diego Kostner – Simon Kostner – Tommaso Traversa – José Antonio Magnabosco – Raphael Andergassen. Coach. Stefan Mair
Arbitri: Stephen Reneau (Stati Uniti) e Marian Rohatsch (Germania) Linesmen: Henrik Haurum (Danimarca) e Artur Hylinski (Polonia)
Penalità: Giappone 4 (0/2/2) – Italia 6 (2/0/4)
Tiri: Giappone 25 (9/7/9) – Italia 39 (17/16/6)
Marcatori: (1-0) 08.48 Shuhei Kuji (Daisuke Obara – Seiji Takahashi); (1-1) 13.20 Simon Kostner (Luca Frigo – Armin Hofer); (1-2) 27.29 Anton Bernard (Markus Gander); (1-3) 37.16 Joachim Ramoser (Giulio Scandella – Stefano Marchetti)
Spettatori: 1.500
MVP: Kotaro Yamada (Giappone) e Joachim Ramoser (Italia)

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