LNA FG5: Berna campione

LNA FG5: Berna campione

Bianconeri sconfitti 3.2 in Gara-5. In vantaggio con VAUCLAIR, subiscono il sorpasso firmato EBBETT e CONACHER. Pareggio illusorio di FAZZINI. Il gol in inferiorità numerica di ROY vale il titolo.

Dopo aver conquistato a fatica i playoff giungendo solo all’ottavo posto, la formazione della capitale ha conquistato alla Resega il suo 14° titolo di campione elvetico. Priva di BODENMANN, squalificato per un turno dopo la gomitata a BRUNNER, la squadra ospite ha fatto sua la partita, ancora una volta con il minimo scarto. Si era messa subito bene per i bianconeri che, al minuto 05:05, trovavano la rete del vantaggio con VAUCLAIR che, con un gran diagonale, non lasciava scampo a STEPANEK (1.0). Sulla scia del gol, i padroni di casa avrebbero potuto subito raddoppiare, ma, per ben due volte, KLASEN non riusciva a inquadrare lo specchio della porta da posizione favorevole. Dopo un power-play non sfruttato (fuori UNTERSANDER), il Lugano era costretto a fronteggiare due minuti di inferiorità numerica per un fallo di PETTERSSON. Nell’occasione, c’è voluta tutta l’esperienza di VAUCLAIR e il mestiere di WALKER, per fermare RUFENACHT ad un passo da MERZLIKINS. Nel primo periodo la squadra di SHEDDEN si è fatta preferire, pur non riuscendo a trovare il raddoppio con due deviazioni sottomisura di SANNITZ e MARTENSSON.

Nel periodo centrale, il Berna in un amen è riuscito a cambiare l’inerzia del match grazie ai suoi gioielli canadesi Al minut0 20:35, prima EBBETT con un gran diagonale ristabiliva  la parità (1.1), mentre al minuto 24:03 era il Top Scorer CONACHER a finalizzare di rovescio, un’azione confezionata dal duo RUFENACHT-ROY. I bianconeri non si scoraggiavano rimanendo in partita e sfiorando il gol con una deviazione al volo di BERTAGGIA. Al minuto 26:50, con LAPIERRE e KRUEGER in panca puniti, la sfortuna diceva di no a CHIESA, che con un tiro dalla distanza centrava il palo. Vista la difficoltà del momento LEUENBERGER pensava bene di chiamare già il suo time-out. Sospinti dal pubblico presente alla Resega, ancora volta tutta esaurita, i bianconeri  producevano il massimo sforzo e, potendo sfruttare due minuti di superiorità numerica per una carica da tergo di ROY a spese di BERTAGGIA, cingevano d’assedio la porta di STEPANEK. Il portiere ceco si è dimostrato decisivo in  questa fase compiendo prima un autentico miracolo su WALKER, e neutralizzando successivamente due conclusioni di PETTERSSON, rientrato questa sera al posto di STAPLETON, e di FAZZINI.

LUGANO BERNA FINALE2

In fase conclusiva si è sentita molto la mancanza di BRUNNER, ma FAZZINI, molto positiva la sua prestazione, non lo faceva rimpiangere e rimetteva le cose a posto, depositando il disco in rete dopo un rimbalzo dello stesso in balaustra (2.2) al minuto 44:42. I bianconeri a questo punto hanno cominciato davvero a crederci. Gara 6 non era certo un miraggio, soprattutto quando i bianconeri si trovati a giocare in situazione di tre contro cinque, per le penalità fischiate dagli arbitri a SCHERWEY e BLUM. Non sfruttare questa situazione favorevole è stata forse la chiave negativa di questa partita. ULMER dalla distanza centrava il palo (complice forse una deviazione di LAPIERRE), ma, in fase difensiva, perdeva un disco sanguinoso sulla linea blu che consentiva a ROY di involarsi solo verso la porta la porta e trafiggere MERZLIKINS (2.3) al minuto 51:40. Il gol, subito forse nel momento migliore, svuotava di energie i bianconeri che non riuscivano a trovare quella reazione che gli potesse permettere di riequilibrare il match prima del fischio finale.  Agli “Orsi” non restava altro che controllare il match nei minuti finali e portare così a casa il 14°titolo. Complimenti al Berna che dopo una Regular Season difficile, ha avuto il grande merito di sbarazzarsi nell’ordine di ZSC Lions, Davos e Lugano. Ma grande merito anche al Lugano, protagonista di una grande stagione, che ha disputato una finale ad armi pari con la “potente”, in tutti i sensi, squadra della capitale.

Le interviste di Roberto Vedani

Timo Helbling (Berna)

Elvis Merzlikins (Lugano)

Jean-Jacques Aeschlimann (Lugano)

 

LUGANO BERNA FINALE3

Lugano – Berna 2-3 (1-0; 0-2; 1-1)
Lugano: Elvis Merzlikins (Daniel Manzato); Philippe Furrer – Alessandro Chiesa – Julien Vauclair – Stefan Ulmer – Steve Hirschi – Lorenz Kienzle – Riccardo Sartori; Linus Klasen – Tony Martensson – Fredrik Pettersson – Gregory Hofmann – Maxim Lapierre – Luca Fazzini – Alessio Bertaggia –  Raffaele Sannitz – Julian Walker – Roman Schlagenhauf – Sébastien Reuille – Giacomo Dal Pian – Diego Kostner. Coach: Doug Shedden


Berna:
 Jakub Stepanek (Janick Schwendener); Ramon Untersander – David Jobin – Beat Gerber – Timo Helbling – Eric Ray Blum – Justin Krueger – Flurin Randegger – Marc Kaempf; Simon Moser – Andrew Ebbett – Tristan Scherwey – Marc Reichert – Martin Plüss –Marco Mueller Thomas Ruefenacht – Derek Roy – Cory Conacher – Gian Andrea Randegger – Pascal Berger – Alain Berger. Coach: Lars Leuenberger
Arbitri: Stefan Eichmann e Daniel Stricker Linesmen: Balazs Kovacs e Michael Tscherrig
Penalità: Lugano 16 (2/14/0) – Berna 24 (4/16/4)
Tiri: Lugano 27 (5/14/8) – Berna 17 (3/8/6)
Marcatori: (1-0) 05.05 Julien Vauclair (Gregory Hofmann); (1-1) 20.35 Andrew Ebbett (Cory Conacher – Ramon Untersander); (1-2) 24.03 Cory Conacher (Thomas Ruefenacht – Derek Roy); 44.42 Luca Fazzini (Maxim Lapierre – Alessandro Chiesa); (2-3) 51.40 Derek Roy SH
Spettatori: 7.800

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