All-Star Game: la favola di J. Scott commuove il mondo; la Pacific Division trionfa a Nashville

All-Star Game: la favola di J. Scott commuove il mondo; la Pacific Division trionfa a Nashville

di Fabio Sorini

Finalmente ci siamo: la tanto attesa serata della partita delle stelle, o meglio, delle tre mini partite delle stelle, è arrivata. E lo spettacolo, come previsto, non è mancato.

Metropolitan Division – Atlantic Division 3-4: i primi venti minuti di 3vs3, vedono i ragazzi della Metropolitan Division sfidare i campioni della Atlantic Division. In porta, per i primi dieci minuti di partita, iniziano Holtby e Luongo. Il match inizia all’insegna delle azioni offensive: il primo tiro viene scagliato da Karlsson, ma finisce largo. Passa un minuto e la squadra della Metropolitan Division passa in vantaggio, con Letang assistito da Malkin. La reazione del Team della Atlantic non si fa attendere: prima Komarov e Jagr impegnano Holtby, poi, al minuto 3:47, Karlsson riporta la parità: 1-1. Parità che dura una manciata di secondi, visto che arriva il 2-1 per gli All-Star della Metropolitan firmato da Kuznetsov, che conclude nel migliore dei modi un’azione splendida condotta con Faulk. Nemmeno il tempo di effettuare l’ingaggio che Holtby deve compiere un paio di interventi notevoli, su Bergeron e Ekblad, lanciato in porta. Dopo un errore di Komarov che regala un disco a Giroux (l’attaccante dei Flyers non ne approfitta), arriva il pareggio di Jagr. 2-2 e fine dei primi dieci minuti di partita.
Al decimo minuto di gioco, si cambiano i portieri. Entrano Schneider per Holtby (davvero in gran forma) e Bishop per Luongo. Al minuto 10:25, arriva il nuovo vantaggio per i ragazzi della Metropolitan Division: Malkin viene lanciato a rete da Saad e insacca in modo spettacolare, riuscendo a far sdraiare sul ghiaccio il portierone dei Bolts. Gli Atlantic Boys reagiscono e trovano il 3-3 con Ekblad che si fa perdonare per l’errore commesso nella prima parte di gara. Nei minuti successivi, si contano diverse occasioni non sfruttare, da entrambi le parti. Le due più clamorose sono capitate sulle stecche di Letang e Komarov. Al minuto 15:22, per la prima volta, la Atlantic Division va in vantaggio, grazie alla rete di Subban, assistito dal solito Larkin. La Metropolitan non ci sta e Letang colpisce una traversa clamorosa a quattro minuti dal termine del match. Ultimo minuto di gara: Schneider va in panca ed entra un giocatore di movimento. Questa soluzione estrema non porta risultati positivi per la Metropolitan Division. Dopo i primi venti minuti di spettacolo, pertanto, i ragazzi della Atlantic Division sconfiggono 4-3 la squadra della Metropolitan Division e volano in finale.

Marcatori: 1-0 (1:01) Letang (Malkin); 1-1 (3:47) Karlsson (Larkin); 2-1 (4:16) Kuznetsov (Faulk); 2-2 (9:22) Jagr (Larkin); 3-2 (10:25) Malkin (Saad, Schneider); 3-3 (12:52) Ekblad (O’Reilly, Komarov); 3-4 (15:22) Subban (Larkin, Bishop)

Pacific Division – Central Division 9-6: per i primi dieci minuti di questa seconda semifinale, scendono sul ghiaccio a difendere le proprie gabbie, Quick e Rinne. La partita inizia subito nel modo più spettacolare possibile. Al secondo numero 26 arriva il vantaggio della Central Division, firmato da Neal. 21 secondi dopo, clamorosamente, John Scott firma il pareggio per la Pacific e il pubblico, giustamente, esplode. Splendida l’ovazione dei presenti al beniamino di questo weekend delle stelle. Pochissime interruzioni in questo frangente di partita, tant’è che si contano diverse occasioni clamorose: prima per Gaudreau, poi replica Duchene per la Central Division e infine, Hall e Gaudreau non concludono un’azione splendida: troppo leziosi i ragazzi della Pacific Division. Al minuto 4:39 arriva la prima penalità della giornata: power play di un minuto soltanto per la Pacific. Superiorità numerica che viene concretizzata da Pavelski che insacca il 2-1. A quattro minuti dalla fine, Seguin e Tarasenko non riescono a insaccare alle spalle di Quick, sprecando un’occasione davvero ghiotta per il pareggio. Anche Doughty spreca un’azione in cui si trovava solo davanti alla gabbia, a due minuti e mezzo dalla pausa. Subito dopo, arriva il tanto atteso 2-2 della Central Division: lo firma, ancora, Neal. Ma la Pacific reagisce e segna il 3-2 con Gaudreau sul ribaltamento di fronte. E’ spettacolo vero: nonostante i fischi del pubblico, Kane trova il goal del 3-3 e subito dopo finge un fighting con John Scott (autore di una carica pochi secondi prima).
Finiti i primi dieci minuti di partita, si cambiano i portieri. Entra Dubnyk che prende il posto di Rinne e Gibson che sostituisce Quick. La prima chance è di Josi, che non riesce a battere Gibson da una più che discreta posizione. Subito dopo arriva il goal del solito Daniel Sedin che porta in vantaggio la Pacific Division. Un minuto dopo, a sette dalla fine, arriva la reazione della Central, che colpisce una traversa con Byfuglien. 13:27: clamoroso a Nashville. John Scott segna il secondo goal della serata e issa il punteggio sul 5-3. Lo sport, e l’hockey non fa eccezione, è pieno di storie a lieto fine e quella di Scott è una di queste. Mezzo minuto dopo, arriva anche il 6-3, firmato da Hall. Brutta serata per la Central Division, che prende anche il settimo goals della serata, per mano di Sedin: doppietta per l’attaccante dei Canucks. Appena dopo l’ingaggio, i ragazzi della Central reagiscono, e vanno il goal con Byfuglien: 7-4. L’hockey è uno sport strano: pochi secondi dopo il goal del giocatore dei Jets, arriva anche la rete di Seguin, che riapre il match. Al minuto 17:44, dopo una splendida parata di Gibson su Seguin, Hall mette un’ipoteca sulla sfida, siglando l’8-5. La Central Division le prova tutte, e toglie il portiere a due minuti dalla fine. Purtroppo per loro, arriva il nono goals dei ragazzi della Pacific, firmato da Doughty. Lo spettacolo, tuttavia, dura fino alla fine: arriva il goal di Josi a un minuto e dieci dalla fine, che muove il punteggio della Central. La partita, dunque, finisce 9-6 per la Pacific Division, che si giocherà la finale.

Marcatori: 0-1 (00:26) Neal (Duchene, Weber); 1-1 (00:47) Scott (Burns); 2-1 (05:26) Pavelski (PP Goal) (Sedin, Perry); 2-2 (08:01) Neal (Duchene, Weber); 3-2 (08:17) Gaudreau (Giordano, Hall); 3-3 (09:27) Kane (Benn); 4-3 (11:49) Sedin (Gibson); 5-3 (13:27) Scott (Burns); 6-3 (14:04) Hall (Gaudreau); 7-3 (14:28) Sedin (Perry, Doughty); 7-4 (14:36) Byfuglien (Seguin, Tarasenko); 7-5 (14:49) Seguin (Byfuglien, Tarasenko); 8-5 (17:44) Hall (Gaudreau); 9-5 (Doughty) (EN Goal) (Pavelski); 9-6 (18:53) Josi

– Atlantic Division – Pacific Division 0-1: siamo arrivati, dopo una splendida serata in compagnia dei campioni della NHL, alla finalissima, che mette in palio un milione di dollari che i giocatori della squadra vincente si dovranno spartire. A difesa delle rispettive porte, scendono inizialmente sul ghiaccio Luongo e Quick. Le prime occasioni clamorose sono per i ragazzi della Pacific, ma trovano in Luongo un avversario difficile da battere. Poco dopo, Quick risponde, con un intervento “Lundqvist Style” su Bergeron. Rispetto alla scorsa partita, si gioca, almeno nei primi minuti di gara, un hockey più tattico e ragionato: i goals, infatti, tendono a non arrivare. Al primo time-out, infatti, il punteggio è ancora fermo sullo 0-0. A tre minuti dalla fine arriva un’altra parata mostruosa di Luongo, su Pavelski, che nega il vantaggio alla Pacific Division. Il numero dei tiri aumenta con il passare dei secondi, ma la partita non si sblocca.
Al decimo minuto Bishop prende il posto da Luongo e Gibson sostituisce Quick. Il disco non vuole proprio entrare: all’undicesimo minuto, Gaudreau, lanciato a rete, colpisce un palo clamoroso, a Bishop battuto. Finalmente, al minuto 13:38, arriva il primo goal della partita e lo segna Corey Perry, per la Pacific Division. Minuto 15:20: Gaudreau, lanciato in porta, da solo contro Bishop, si fa ipnotizzare dal goalie di Tampa Bay e non riesce a segnare il secondo goal della serata. Ma ci pensa Corey Perry, al minuto 17:07, a siglare il 2-0 per la Pacific Division. Tuttavia, grazie all’istant review, gli arbitri annullano il goal per un’ostruzione sul portiere. Si rimane, dunque, 1-0. Oltre al danno, la beffa: nell’azione successiva, Gaudreau colpisce in secondo palo in cinque minuti. A un minuto e mezzo dalla fine, Bishop si accomoda in panchina, per permettere al quarto uomo di movimento di entrare sul ghiaccio. Tuttavia, i ragazzi della Atlantic Division non riescono a trovare la rete del pareggio.

Marcatori: 0-1 (13:38) Perry (Sedin, Burns)

A Nashville trionfa la Division capitanata da John Scott, che batte la Atlantic Division per 1-0, grazie alla rete messa a segno da Perry. Nella premiazione finale, viene eletto anche l’MVP della serata: non può che essere John Scott, autore di due goals nel primo match. Non ci può essere finale migliore per questa favola di hockey.

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