Niente più #30 per i New Jersey Devils

Niente più #30 per i New Jersey Devils

I New Jersey Devils hanno annunciato ufficialmente nella giornata di ieri che mai più nessuno calcherà il ghiaccio del Prudential Center vestendo la maglia numero 30, quella che dalla stagione 1991-1992, passando per 20 stagioni da protagonista, due medaglie d’oro Olimpiche con la maglia del Canada (pur essendo naturalizzato Americano) a Salt Lake nel 2002 ed a Vancouver nel 2010, 691 vittorie in NHL (battendo il record di un canadese altrettanto famoso, Patrick Roy, fermo a 551), un Calder Memorial Trophy (1994), 3 Stanley Cup (1995, 2000, 2003), 4 Vézina Trophy (2003, 2004, 2007, 2008) e 5 William M. Jennings Trophy (1997, 1998, 2003, 2004, 2010) è stata il sinonimo di Martin Brodeur. “Last but not Least” Brodeur è uno dei 2 soli goalie, l’altro è Ron Hextall, ad andare a segno sia in regular season che ai playoff (Brodeur ha realizzato in tutto 3 reti: contro Montréal con un tiro diretto, Philadelphia con il game winning goal, e Carolina Hurricanes ma entrambi con il puck toccato da un giocatore della squadra avversaria) dati già di per se impressionanti per un goalie che ha difeso la porta in pratica di una sola franchigia (Brodeur ha chiuso sì la carriera a St. Louis ma disputando appena 7 gare nel 2014/2015) ma a rendere ancora più impressionante la carriera di Marty è stata sicuramente la sua capacità di adattamento ed evoluzione nell’ arco degli anni. Difatti nell’arco della carriera Brodeur è stato avvicinato a diversi portieri che hanno segnato la storia dell’ hockey quali Tretiak, Roy o “The Dominator” Hasek. Confronto che però non regge e vediamo il perchè: partiamo da Vladislav Tretiak, leggenda del CSKA Mosca e della nazionale sovietica che ha dominato gli anni 70/80. Il paragone tra la leggenda russa e Brodeur non regge proprio per la differenza stilistica dei 2 oltre che dal fatto che Tretiak, per i contrasti sociopolitici di quel periodo non ha mai potuto calcare i ghiacci nordamericani.

Altro goalie accostato a Brodeur è Patrick Roy che però si è ritirato 5 anni prima (Brodeur ha appeso pinza e scudo al chiodo a 43 anni, Roy si è ritirato a 38 anni) stabilendo comunque una serie di record che hanno retto fino all’ era Brodeur, tra l’altro tifosissimo del goalie quebecois di Montréal e Colorado.

Venendo a Dominik Hasek, “The Dominator” è stato uno dei portieri più forti di tutti i tempi ma a differenza di Brodeur, il portiere Ceco non si è adattato al cambiamento di stile intervenuto negli anni col passaggio dallo stile “Stand Up” allo stile “Butterfly”.

Proprio in questo adattamento e questa evoluzione Brodeur ha trovato il modo di fare la storia e portare i suoi Devils a 3 Stanley Cup.

Un paio di curiosità: Brodeur ha avuto la soddisfazione di “chiamare” al draft il figlio Anthony, scelto nel 2013 proprio dai “suoi” New Jersey Devils (208a scelta assoluta) nell’ anno in cui con una votazione i tifosi NHL lo hanno votato come Cover Player di un notissimo videogioco di Hockey. Inoltre forse non tutti sanno che Brodeur non ha sempre giocato con il numero 30: per la stagione 1991-1992 ha usato la maglia numero 29 visto che la 30 era “occupata” da Chad Erikson.

La cerimonia di ritiro della maglia avverrà il 9 Febbraio 2016 al Prudential Center di Newark, prima della gara contro gli Edmonton Oilers.

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