Preseason: Pacific e Central Division

Preseason: Pacific e Central Division

A pochissime ore dal primo face off stagionale che darà il via ad una nuova entusiasmante ed infinita regular season, chiudiamo la nostra lunghissima estate di hockey nordamericano col sipario calato sulla preseason targata National Hockey League; con i team ad affilare i pattini ed a lustrare il ghiaccio prima dell’home opener prossimo, tutte e 30 le franchigie della Lega iniziano a sfoltire le rose, spedire nelle minors i propri talentini per farli maturare con qualche taglio dell’ultima ora da sistemare.

Pacific Division di Miki Faella
In seguito all’allineamento voluto nel serbatoio naturale della American Hockey League (AHL) a ridisegnare completamente l’assetto geografico con lo spostamento di ben 5 farm-team in California, il raggruppamento del Pacifico avrà ad un tiro di schioppo la propria cantera evitando gli incredibili (ed assurdi) spostamenti da costa-a-costa visti negli ultimi annetti:
San Josè ospiterà il proprio farm team in casa con i San Josè Barracuda, LA a soli 50km da casa potrà contare sugli Ontario Reign, Anaheim rispolvera e riporta San Diego nell’hockey che conta coi Gulls mentre Edmonton e Calgary avvicinano i propri team satellite rispettivamente a Bakersville (da Oklahoma con i Condors) e Stockton (da Adirondack diventando Heat).

Chiuso il piccolo inciso, iniziamo la nostra analisi dagli Anaheim Ducks di Bruce Boudreau a salutare la PS con l’ottimo record di 5 vittorie ed un solo KO in avvio con Colorado, mettendo nell’ordine a sedere doppiamente i Kings (2-1,2-1), Sharks (2-1,5-1) ed Av’s (3-0) con overture on-the-road  sabato 10 in quel di San Josè mostrando sin da subito in mostra il loro infinito potenziale difensivo, potendo contare sul mostruoso Frederick “The Read” Andersen, il giovane Gibson e l’esperto Khubodin stellare in queste prime partite.
In difesa i moltissimi talenti di casa Ducks (Lindholm, Despres e Vatanen su tutti) fanno dormire sonni tranquilli ai propri estremi reggendo l’urto dalla blu; in avanti accanto ai monumentali Getzlaf, Perry e Kesler c’è attesa per la definitiva consacrazione dei vari Silfverberg, Hagelin e Stewart in un team assolutamente stellare.

In casa Arizona Coyotes, tramontata almeno per un paio di anni l’ipotesi ciclica del trasferimento della franchigia, non si dormono sogni tranquilli dopo una disastrosa preseason per i ragazzi di Dave Tippett con sei stop in altrettante uscite, manifestando problemi abnormi nel reparto offensivo con le ultime 3 uscite andate addirittura in bianco.
Il potenziale di casa ‘Yotes è degno di considerazione (Max Domi, Anthony Duclair) spedendo a farsi le ossa nelle minors sia Ryan MacInnis sia il funambolico Dylan Strome (assieme ai vari Goncharov e Domingue,ndr) lasciando l’annoso compito al navigato capitano Doan, il quebecois Vermette ed a Boedker di portare il peso dell’attacco di Arizona, dal futuro roseo ma dal presente preoccupante. Proprio per la lontananza dagli schemi e dall’attenzione mediatica, Tippett potrebbe ripetere lo scherzetto di qualche stagione fa, portando in post-season il team tra lo stupore generale; inizio di RS in quel di LA venerdì prossimo.

Bilancio di preseason positivo invece per i Calgary Flames con 4 vittorie (doppiette con Av’s 1-0,2-0 e Canucks 4-1,4-3) a fronte di tre KO, i ragazzi del Mago Bob Hartley saranno impegnati già alla volta di mercoledì nell’home opener contro Vancouver, potrebbero essere assolutamente mina vagante della division: se da un lato la rivalità in gabbia tra Hiller e Ramo porterà solo benefici alla truppa dei cow-boy dell’Alberta, in difesa ripreso completamente Capitan Giordano e ricoperto a suon di dollari (40mln per 6 annetti) si aspettano grandissime cose specialmente da Brodie, Russell e Wideman (fantastici nella scorsa annata) unito all’innesto estivo di Hamilton da Boston. In attacco il trio delle meraviglie Hudler-Gaudreau-Monahan sarà affiancato da ottimi giocatori quali Jones e Frolik (da Winnipeg) per cercare i playoff anche in questa stagione.

Degli Edmonton Oilers, parleremo in un bell’articolo introduttivo dedicato a tutto tondo alla franchigia dell’Alberta, reduci da una ottima preseason, chiusa con 6 sorrisi (4-2,3-1 Flames, 3-2,4-3ot Jets, 3-0 Wild e 4-0 ‘Yotes) a fronte di solo due stop contro Vancouver; debutto del nuovo corso targato Todd McLellan di casa Oilers in quel di St.Louis giovedì 8.

Torniamo in California e voliamo in casa dei Los Angeles Kings dove c’è aria (e soprattutto voglia) di riscatto al termine di una opaca stagione andata in archivio lontana dai playoff dopo le due incredibili Stanley portate a casa negli ultimi annetti; i match di preseason per Darryl Sutter e soci si sono chiusi positivamente con 4 successi e due stop, fermando Arizona (5-1,3-2ot) e Colorado (2-1so,4-0) nelle doppie uscite in calendario.
La lunga estate assolata ha portato due nuovi volti di peso in casa Kings, con l’esplosivo Lucic da Boston ed il difensore tedesco Ehrhoff a dare ancora più peso e sostanza adagiato (forse) sugli allori dopo le imprese scorse firmate dai vari Carter, Kopitar e Toffoli quali scorer di razza, unito ai fenomenali Doughty, Greene e Muzzin a coprire le spalle al solido Quick, quest’anno affiancato da Enroth in gabbia.
Home opener nel derby californiano contro San Josè mercoledì 7.

C’è voglia e mordente in casa San Josè Sharks a festeggiare il 25mo anno nella Lega più bella del mondo, lasciandosi alle spalle la brutta stagione scorsa, cambiando timoniere per gli squali, con l’arrivo in panca del navigato Peter DeBoer (ex Devils) a dare le prime indicazioni al termine della preseason, con un record di 4-2-1 (4-0,2-1 Vancouver, 4-1ot,3-0 Arizona). Scommesse aperte in ogni reparto di casa SJ, ad iniziare dal duo in gabbia Jones/Stalock a battagliare dopo il ben servito @ Niemi; in difesa ai navigati Burns e Vlasic, si affianca l’esperto Martin ed un paio di talenti da scoprire quali DeMelo e Mueller. In attacco il solito fondamentale apporto è garantito dagli infiniti Thornton, Marleau, Pavelski e Couture col rientrante Torres dopo 17(!) mesi di inattività con Hertl a guidare una pattuglia di giovani fenomeni quali Donskoi e Goldobin. Primo impegno di RS sul ghiaccio di LA mercoledì 7.

Chiudiamo il nostro sunto con i Vancouver Canucks, che mettono in archivio una buona preseason (4-3-1) con sorrisi contro San Josè ed Arizona (doppio 1-0) poi Edmonton (5-2,3-2) nelle ultime orette.
Inizio on-the-road per la truppa di Willie Desjardins mercoledì 7 in quel di Calgary mentre, per una bella analisi del team della Columbria Britannica, vi rimandiamo all’articolo relativo.

Central Division di Gabriele Morganti
È ormai tutto pronto per la nuova stagione e mancano a questo punto solamente un paio di giorni prima dell’inizio della lunga cavalcata NHL. La Central Division come suo solito si prospetta molto agguerrita. Lo scorso anno ben cinque squadre su sette sono riuscite a raggiungere uno spot per i playoff (nessun’altra division ha fatto meglio).

Central Division che ospita i campioni uscenti del Torneo dei Chicago Blackhawks pronti anche quest’anno ad essere sempre nel vivo della battaglia con la voglia di scrivere di nuovo un po’ di storia e vincere così la quarta Stanley Cup in sei anni. Rossoneri che hanno vissuto un’estate non poco travagliata con il caso Patrick Kane scoppiato nei primi giorni di Agosto. Caso del quale abbiamo già parlato e che ha visto un importante cambiamento nel corso della scorsa settimana quando l’avvocato della vittima ha deciso di tirarsi fuori. Preseason che è comunque andata avanti normalmente per gli Hawks i quali non hanno preso provvedimenti nei confronti del canadese e Kane che ha potuto così prender parte alle prime uscite sul ghiaccio dell’anno della sua squadra. Amichevoli pre stagionali in cui sono arrivate ottime risposte per coach Quenneville. Sono infatti quattro le vittorie conquistate nei sei incontri disputati contro Red Wings, Blues, Canadiens e Stars. Ottime le prestazioni del capitano Toews, cinque punti nei tre match giocati, e del sempre decisivo titolare dei pali rossoneri Corey Crawford. Sul fronte mercato la squadra dell’Illinois perde Patrick Sharp, uno dei punti fermi del roster delle ultime stagioni, il quale è pedina di scambio nella trade portata a termine tra Stars ed Hawks. La trentatreenne ala sinistra vola in Texas insieme al giovane Stephen Johns mentre dalle parti di Chicago arrivano il difensore Trevor Daley e l’attaccante Ryan Garbutt.

Preseason non molto convincente quella di Dallas che, in sette partite giocate, riesce ad ottenere una sola vittoria. Stars che hanno messo sul ghiaccio un attacco poco creativo e reti che non sono così arrivate in grande quantità. Cosa inconsueta per i texani dato che lo scorso anno sono stati la seconda franchigia, dietro solamente a Tampa Bay, ad aver segnato il maggior numero di gol nel Torneo. Seguin e compagni dovranno di certo ritrovarsi in vista della prima partita di campionato. Stars che se vorranno avere una chance per la qualificazione ai prossimi NHL playoff avranno sicuramente l’obbligo di migliorare la difesa più che ballerina dello scorso anno. Per questa causa è arrivata in Estate la firma del free agent, ex Chicago, Johnny Oduya mentre coach Ruff si aspetta senz’altro prestazioni migliori in confronto all’anno passato dai suoi due goalie Niemi e Lehtonen.
Andiamo ora nel Missouri dove risiedono i vincitori della division dello scorso anno. La squadra di St. Louis viene da un’ottima preseason con quattro vittorie in sei uscite. Tifosi dei gialloblu che assistono così ad un Tarasenko già in formissima, sette punti in tre partite per il russo. Un roster quello dei Blues degno sicuramente di nota, l’accesso ai playoff è indubbiamente alla portata della squadra allenata da coach Hitchcock, e l’obbiettivo è quello però di fare decisamente meglio dell’anno passato una volta raggiunta la post season. Con una delle migliori difese del Torneo, in casa Blues, ci si aspetta molto da giocatori come Pietrangelo e Shattenkirk.

Voliamo ora a Nashville dove i Predators, forti dell’importante balzo in avanti compiuto lo scorso anno, vogliono migliorarsi ancora e puntare così sempre più in alto. Preseason per i gialloblu che non è andata malissimo, ma è decisamente pesante la sconfitta subita a Columbus per 7 a 1 a favore dei Blue Jackets nell’ultima partita prima della stagione regolare. Niente allarmismi però per mister Laviolette che anche quest’anno potrà contare su alcuni dei migliori giovani della NHL, primo fra tutti Filip Forsberg. La squadra del Tennesse è proprio tra le più piccole, età parlando, di tutto il campionato. I tifosi sperano di poter vedere anche questa stagione i propri beniamini nelle parti alte della Central ma bisognerà vedere se i tanti giovani talenti riusciranno a reggere la pressione esattamente come hanno fatto lo scorso anno.

Spostiamoci nello Stato dell’Hockey dove con quattro vittorie e due sconfitte gli Wild si divertono e fanno divertire i propri tifosi negli incontri disputati in questo pre campionato. Le ultime due vittorie ottenute, la prima per 8 a 1 ai danni dei Jets e l’altra per 6 a 1 a sfavore dei Sabres, non hanno fatto altro che galvanizzare ancora di più un ambiente già molto carico di suo. Il roster è rimasto quasi del tutto invariato: Dubnyk cercherà di ripetere le straorinarie prestazioni messe sul ghiaccio lo scorso anno; Parise continuerà a capitanare l’attacco rossoverde; mentre si aspetterà senz’altro di più dal veterano Thomas Vanek, lo scorso anno alle riprese con qualche infortunio di troppo. La franchigia del Minnesota sarà sicuramente in lotta per un posto importante nella Central da qui fino alla fine della stagione, ma dovrà fare di certo qual cosina di meglio nelle situazioni di uomo in più se vorrà aspirare ad arrivare veramente in alto.

Muoviamoci ora in terra canadese nello stato del Manitoba dove degli agguerriti Jets sono pronti a lottare per un posto nella post season. Pre campionato chiuso in crescendo per la squadra di Winnipeg che si appresta così ad iniziare la nuova stagione nel migliore dei modi. Il punto debole dello scorso anno sono stati senz’altro i portieri che non hanno reso al massimo. Pavelec e Hutchinson devono infatti cercare di dare quella continuità in più in grado di poter fare la differenza e completare così un roster niente male anche grazie all’aggiunta del danese Nikolaj Ehlers, al suo debutto quest’anno in NHL, che potrebbe essere la vera sorpresa della stagione dei Jets. Sono ben 204 i punti messi a segno dal ragazzo classe 96 nelle sue ultime due stagioni ad Halifax nella QMJHL.

Ultimo team da analizzare è quello di Colorado, arrivato ultimo nella division lo scorso anno. Avs che la stagione passata non sono stati prettamente all’altezza della forza delle rivali di division, ma che comunque non hanno concluso poi così troppo distanti dalla quinta posizione occupata dai Jets. Pre season decisamente difficile per i ragazzi allenati da Roy, una sola vittoria nella prima uscita, ottenuta contro i Ducks, e successivamente sono arrivate solamente sconfitte. Gli Avalanche che senza dubbio dispongono di un discreto parco attaccanti in grado di far male a qualsiasi difesa, giocatori importanti come Iginla, Landeskog e Duchene possono far la differenza in qualsiasi situazione, ma non dimentichiamoci che in Estate i Sabres hanno prelevato, a seguito di uno scambio, uno dei migliori giocatori degli Avs della scorsa stagione: Ryan O’Reilly. Coach Roy che avrà sicuramente molto da lavorare nella powerplay unit la quale ha reso veramente poco la scorsa stagione. Con una difesa non delle migliori ed un attacco buono, ma non ai livelli degli altri rivali di division, si preannuncia una difficile stagione per gli Avs i quali potranno comunque cercare di infastidire il più possibile le “grandi”.
I team sono tutti ai nastri di partenza e la bagarre sta per iniziare.

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