Il direttore sportivo dei Broncos Egon Gschnitzer è molto soddisfatto di aver potuto ingaggiare l’ex attaccante dei Broncos, il quale nella stagione 2001/02 vestì già la maglia degli stalloni in Serie A: “Clayton Beddoes era il nostro candidato preferito alla guida della nostra squadra. Ciò che ci ha impresso di più nelle due stagioni da timoniere del Cortina è come per l’intero arco di due stagioni sia riuscito nel difficilissimo compito di ottenere il successo sportivo, riuscendo allo stesso tempo ad inserire giovani giocatori nella squadra. Con una squadra che sulla carta non era sicuramente tra le più forti, ha ottenuto molto, ponendo tanta fiducia nei giovani talenti, per i quali era un vero maestro. Esattamente queste qualità sono ciò che abbiamo cercato e di cui abbiamo bisogno per lo sviluppo del nostro vivaio.”
Beddoes, classe 1970 e nativo di Red Deer, Alberta, nella sua carriera da giocatore disputò anche 60 partite in NHL con la maglia dei Boston Bruins e scese sul ghiacco per ben 125 volte in DEL per i Berlin Capitals, gli Adler Mannheim e la Düsseldorfer EG. Dopo un timeout dall’hockey, durante il quale esercitò la professione del falegname che aveva imparato, intrapprese la carriera di allenatore. Prima fu assistente dei Iserlohn Roosters, i Frankfurt Lions ed i Kölner Haie, dove nella stagione 2008/09 ereditò la panchina di Doug Mason, il quale fu esonerato dopo sole sette partite, ma anche Beddoes dovette arrendersi a inizio dicembre. 2011/12 diventò capo allenatore dei Frankfurter Löwen nella Oberliga tedesca e poi nelle stagioni 2012/13 e 2013/14 gli venne affidata la guida del Cortina.
Con la società ampezzana riuscì ad ottenere importanti successi anche contro squadre ben più blasonate ed in entrambe le stagioni portò la sua squadra fino in semifinale. Nel 2013 il suo team con il Renon eliminò in sette partite una delle favorita al titolo prima di essere fermato dal Valpellice, e nella primavera del 2014 il Cortina, dopo aver vinto contro il Fassa e la Valpe, si dovette arrendere all’HC Val Pusteria. Allo stesso tempo, con Damiano Bravin, Federico e Riccardo Lacedelli, René Vallazza e Ronny De Zanna innestò diversi giovani talenti che oggi in parte sono titolari dei SG Cortina.
Questo è in perfetta sintonia con l’obiettivo dichiarato della dirigenza di rinforzare ancora di più la strada intrappresa nella stagione scorsa. Quest’anno i talenti delle squadre che hanno vinto il titolo nazionale nell’under 20 e nell’under 18 non solo dovranno avere l’occasione di fare qualche cambio in Serie A, ma si vuole dare loro fiducia e –senza stendere loro il tappeto rosso- farli diventare dei titolari della prima squadra con una certà responsabilità.