EBEL FG4: killer Salisburgo, è campione d’Austria

EBEL FG4: killer Salisburgo, è campione d’Austria

Per la quinta volta nella sua storia, il Red Bull Salisburgo è nuovamente campione. Dopo la sconfitta patita la scorsa stagione contro il Bolzano, la squadra di Ratushny ha praticamente disputato un 2014-2015 perfetto, dominato sia in regular season che nei playoffs, non lasciando alcuna opportunità agli avversari. I Vienna Capitals dal canto loro, pagano continuità e concentrazione, in quanto anche in questa gara 4 delle finali il Salisburgo ha avuto modo di rimontare l’iniziale svantaggio di 3-1, ribaltando completamente l’andamento della partita. In ogni caso la squadra capitolina si deve ritenere soddisfatta del traguardo raggiunto, ricordando che fino a qualche mese fa i Capitals viaggiavano in acque poco tranquille, e solo il cambio di panchina con l’arrivo di Jim Boni ha dato una nuova linfa a una squadra che rischiava seriamente il Qualification Round.

UPC Vienna Capitals – Red Bull Salzburg 3-4

Autentico flashback quello visto all’Albert Schultz Eishalle, dove gli ospiti del Salisburgo ottengono la quarta e decisiva vittoria per la conquista del titolo. Come in gara 2 però, sono i padroni di casa che sembrano essere decisi a vincere il match, ed infatti, dopo 8 minuti di studio, una penalità guadagnata da Marius Fischer dopo una bella percussione solitaria contro due difensori avversari, mette il Vienna in posizione per far male in powerplay. Dalla superiorità che ne segue vi nasce il vantaggio dei Capitals; Carson indirizza un puck teso verso Gracnar, lo sloveno fatica a trattenere e Ferland è rapido ad insaccare. Quattro minuti dopo il Salisburgo si fa sentire, e sempre in occasione di superiorità numerica, Raffl realizza mettendo alle spalle di Zaba un tiro che il portiere viennese non vede partire a causa del traffico davanti allo slot. Più avanti nel match, vedremo come i minuti di penalità per i Capitals si riveleranno fatali per il destino della gara, coi gialloneri a concedere quattro reti tutte in inferiorità numerica. Il Vienna però sembra in controllo, e prima della fine del primo drittel è in grado di colpire ancora, questa volta con Foucault che capitalizza dopo aver raccolto una respinta di Gracnar su un tiro di Ferland, col portiere del Salisburgo a faticare vistosamente su questo tipo di giocate.

Nel secondo periodo una bizzarra situazione di 4 contro 3 permette al Vienna di segnare il terzo gol, questa volta col terzino Rotter, autore del gol decisivo nella serie col Linz, che devia alle spalle di Gracnar un passaggio filtrante di Carson. Il Vienna poco dopo avrebbe anche l’occasione di portarsi sul 4-1, ma questa volta Gracnar si fa trovare pronto e respinge entrambe le conclusioni ravvicinate di Nodl e Schiechl dopo una ripartenza fulminante. A quattro minuti dalla seconda sirena, il Salisburgo mette in banca il secondo gol in powerplay, accorciando le distanze con Welser che devia un tiro dalla blu di Fahey.

Il terzo ed ultimo periodo vede gli ospiti salire in cattedra, e dopo un palo colpito da Duncan a portiere ormai battuto, l’americano Sterling si guadagna un powerplay preziosissimo da cui scaturisce il gol del pareggio; Milam tira dalla blu, Zaba para ma concede una generosa respinta che viene colta da Beach, 3-3 e tutto da rifare per il Vienna, che non combinerà nulla salvo concedere il quarto gol al Salisburgo, quello vincente, ad opera sempre di Sterling, vero giocatore chiave di questa squadra, che devia quanto basta il tiro di capitan Trattnig per consegnare il titolo in mano ai rossoblù. Titolo meritato al 100% per i Red Bull, che hanno svolto il ruolo di rullo compressore durante tutto il corso della stagione, lasciandosi alle spalle ben pochi errori. La vera arma in più per il Salisburgo sono stati ovviamente gli stranieri, con Sterling, Duncan e Hughes a formare un trio formidabile capace di 210 punti in 193 partite. Dopo 66 partite si chiude dunque la stagione, ora qualche mese di riposo e poi, nuovamente, caccia aperta ai campioni.

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