EBEL: Pokel, dal trionfo a Bolzano all’esonero a Vienna. In arrivo Jimmy Boni

EBEL: Pokel, dal trionfo a Bolzano all’esonero a Vienna. In arrivo Jimmy Boni

A Tom Pokel bastato superare il Brennero per tornare con i piedi per terra. L’ultimo posto nel Pick Round a quattro giornate dal termine costa l’esonero all’ex tecnico della Nazionale azzurra ed artefice incontrastato anche del trionfo biancorosso nella scorsa edizione della EBEL. Con l’arrivo a Vienna, la musica è cambiata in peggio. Dopo la stagione regolare tra le posizioni alte della classifica, ma con un andamento altalenante contraddistinto anche da un periodo di crisi, il Pick Round era il banco di prova per un Vienna Capitals che aveva aspettative ben più alte: lottare senza mezzi termini ed essere la diretta sfidante di quel Red Bull Salisburgo con una marcia in più. Le cose si sono sviluppate in senso opposto: i Red Bull, ancora imbattuti volano verso i Playoff, i Capitals guardano dalla posizione di fanalino di coda, a quota 4 punti. Alla dirigenza non resta altro che dare il benservito ad un allenatore verso cui riservavano molte aspettative.

Come si legge sul sito ufficiale (qui l’intervento completo), decisiva la sconfitta contro l’Alba Volan. Le parole che decretano l’esonero sono decise, seppur molto meno aspre di quelle che hanno allontanato Simioni dal pancone del Bolzano. Così commenta il direttore generale Franz Kalla al termine dell’incontro con Tom Pokel:

“I risultati insoddisfacenti dell’ultimo turno hanno messo in chiaro che bisogna agire prima dei Playoff”.

TomPokelSono però comprensibili i commenti da ex-coach. Nell’ultima stagione a Bolzano, Pokel sedette sul pancone dei Foxes in totale autonomia: privo di un assistant ha condotto gli altoatesini all’inaspettato trionfo costruendo un gruppo incredibile per coesione e concretezza sul ghiaccio, ritrovandosi poi la strada sbarrata non appena si è parlato di rinnovo. Subito dopo, l’impegnativa guida della Nazionale Italiana al mondiale di massima divisione, cornice ancora proibitiva per un Blue Team che è sceso di categoria senza sfigurare eccessivamente.

“Gli ultimi tre anni sono stati molto intensi per me. Dopo il campionato con l’HC Bolzano, con la Nazionale italiana e il mio impegno qui a Vienna mi sento mentalmente vuoto”.

Resta fuori discussione la grande carriera del coach, nonostante la delusione diVienna. Al di là di Bolzano e Blue Team, si ricorda il suo Pontebba solida realtà della Serie A, prima del declino, e una stagione incoraggiante ad Alleghe, con la Coppa Italia sfumata solo nella finale giocata a Torino.
In sostituzione di Tom Pokel, per riequilibrare la barca in vista dei Playoff, arriva Giacinto “Jim” Boni, anch’esso vecchia conoscenza italiana. Nella carriera da giocatore ha vestito la maglia del Bolzano per tutti gli anni ’80, conditi da due stagioni a Varese (dall 1982 al 1984) ed una al Fassa, giocando poi al Courmaosta nella prima metà degli anni ’90. L’ultima esperienza nell’area tecnica in Germania: sports manager dell’ERC Ingolstadt, campione DEL nell’ultima stagione. Per Jim Boni è un ritorno sul pancone del Vienna Capitals, dove allenò per quattro stagioni dal 2003 al 2007. Nel comunicato ufficiale che gli dà il benvenuto emergono anche le sue prime parole:

“Nelle ultime settimane è mancata la fiducia, che va ritrovata presto. Un compito fattibile fino a che non arriveranno i Playoff tra soli dieci giorni. C’è poco tempo per apportare modifiche importanti. Ma i Playoff possono rappresentare un nuovo inizio”.

Col nuovo corso targato Boni, Focault e compagni cercheranno di recuperare in fretta la retta via e centrare l’obiettivo della finale, già sfumata lo scorso anno. Per Pokel, forse è il tempo di un meritato riposo, ma le sue qualità restano fuori discussione.

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