Angers e Neman Grodno alle Superfinals

Angers e Neman Grodno alle Superfinals

Il girone di semifinale di Continental Cup disputato ad Angers, in Francia, è stato degno del penultimo scalino della competizione: le quattro squadre impegnate – i padroni di casa, i bielorussi del Neman Grodno, i britannici dei Belfast Giants ed i campioni di Polonia del Sanok – si sono infatti date battaglia nei tre giorni della competizione e solo la classifica avulsa ha deciso le magnifiche due che andranno a contendersi il piatto d’argento nelle Superfinals. Delusione per il Sanok di Miro Frycer, presentatosi in Francia con buone ambizioni, ma sconfitto in tutte le partite giocate, 0-4 dall’Angers, 0-2 dal Neman e 3-5 da Belfast, lasciando un po’ la stessa impressione del turno precedente, vinto in Romania, cioè quella di una squadra troppo dipendente dalle lune dei suoi canadesi, soprattutto da quelle di Mike Danton, giocatore dal passato turbolento, ma dalla classe indiscutibile, anche se non costante. Mentre Angers goleava Sanok, i Belfast Giants regolavano, in una partita dal post-gara pieno di polemiche,  i campioni di Bielorussia del Neman con un goal di Mike Compon, confermando quanto di buono fatto vedere ad ottobre a Bremerhaven, quando arrivarono secondi nel girone dietro i padroni di casa e furono poi ripescati per il forfeit del Companion Kyiv – gli ucraini hanno cose più importanti dell’hockey a cui pensare in questo momento. Grande limite della squadra di Steve Thornton, il roster corto: abituati a giocare a tre linee nel campionato inglese, faticano contro squadre che possono schierare quattro linee di livello. Dicevamo del post-partita, che ha visto un vero e proprio attacco del coach del Neman, il russo Vasili Spiridonov, arrivato a settembre sulla panchina dei campioni di Bielorussia dopo il licenziamento del lettone Aigars Cipruss per un avvio di campionato non all’altezza, contro l’organizzazione e la IIHF: “Questa non è un’arena, ma un hangar che da noi si usava prima della rivoluzione!!. Io capisco la IIHF che deve promuovere l’hockey un po’ dappertutto, ma questa è la semifinale di una competizione di alto livello!! Non ci sono strutture, in questa partita non c’era il videogol, e l’arbitro ha prima annullato un goal su sua decisione e gli è andata bene, poi ci ha annullato il secondo, che non ha visto, basandosi sul giudizio di un giudice di porta, un ragazzino con gli occhiali a cui mancheranno tre o quattro diottrie, ridicolo! Da sabato installeranno il video-replay, ma nessuno ci ridarà questi punti persi contro gli inglesi, o meglio, i  canadesi, visto che non ho visto un inglese nel roster di Belfast!”. Per fortuna l’ira di Spiridonov si è placata nei successivi matches che hanno visto la sua squadra battere prima il Sanok e poi Angers nell’ultima giornata, guadagnandosi il pass per le Superfinals in un complicato calcolo matematico. Il Neman, alla sua prima finale,  sarà comunque un cliente difficile per tutti, con il classico stile delle squadre dell’est: poca fantasia, molta tecnica, con l’esperto ceco Daniel Seman e la rivelazione Ilya Nazarovich, prelevato a campionato in corso dal modesto Lida e diventato un punto fisso della difesa, ed i veterani Aleksandr Medvedev e Vyacheslav Lisichkin in attacco a fare da riferimento per i talentuosi giovani, tra cui spiccano i fratelli Malyavko, Sergei e Aleksandr, Egor Stepanov e Pavel Boyarchuck…e non fate arrabbiare coach Spiridonov!

L’Angers ha vinto il girone, ma non ha destato grande impressione: buon collettivo basato sull’ex Valpusteria Jean-Sebastien Aubin in porta ed una buona difesa con il figliol prodigo, l’estone Lauri Lahesalu, tornato ad Angers dopo una stagione così così a Rouen, e l’ex Bolzano Michael Busto come uomini di spicco ed il discreto canadese Cody Campbell e Yannick Tifu punti di riferimento dell’attacco. I francesi però non sembrano in grado di ripetere l’impresa degli odiati rivali del Rouen che portarono a casa il trofeo nel 2011-12

Ora si attende di sapere quale sarà la sede delle Superfinals che si giocheranno, come tradizione, a gennaio, dal 9 all’11, e che quest’anno qualificheranno la vincitrice – a meno che sia Bremerhaven che non potrà partecipare in quanto squadra di seconda divisione –  alla prossima Champions League

 

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