KHL: Praga e Magnitogorsk per la Gagarin Cup

KHL: Praga e Magnitogorsk per la Gagarin Cup

Non ci sono state sorprese nelle finali di Conference della Kontinental Hockey League 2013/14: a contendersi la Gagarin Cup 2014 saranno i favoriti di dieci giorni fa, Lev Praga e Metallurg Magnitogorsk. Entrambe le squadre hanno archiviato le finali di Conference con un convincente 4:1 nella serie, con le prestazioni chiave giunte dal reparto difensivo.

Finale Conference Ovest: Lev Praga (3) – Lokomotiv Yaroslavl (8) 4:1 [3:0, 2:1, 3:0, 2:3OT1; 3:2]

I leoni di Praga continuano a stupire e dopo aver dato vita al match più lungo della storia KHL ed essere diventati la prima squadra non russa ad approdare in finale di Conference, diventano chiaramente anche i primi “stranieri” ad avere la possibilità di giocarsi la Gagarin Cup. Dopo le convincenti prestazioni delle prime tre gare, i cechi hanno rallentato la corsa in gara-4, persa all’overtime dopo una prestazione comunque buona, ma giocata contro un Lokomotiv determinato a giocarsi il tutto per tutto. Un po’ di imprecisione nelle ripartenze e un paio di giocate sfortunate da parte dei capitolini trascinano la partita ai tempi supplementari, dove il pubblico scende sulla pista e trascina i propri beniamini alla sola vittoria della serie.

Gara-5, nella splendida cornice della O2 Arena di Praga, prende invece presto la piega abituale, col Lev in doppio vantaggio dopo 15′. Il resto della partita è uno show del goalie finnico Petri Vehanen, coadiuvato da una delle difese più complete della Lega, che tuttavia nulla può contro la prodezza di Geoff Platt. Con una giocata destinata ad entrare nella storia, l’oriundo bielorusso/canadese mette a referto una bellissima rete purtroppo inutile, confermandosi uno dei pochi giocatori all’altezza della situazione, mentre il resto del team evidenzia il passo indietro dopo le sensazionali partite disputate contro SKA e Dynamo Mosca. Il Lev approda così in finale mentre i ferrovieri escono comunque a testa alta, consci di aver raggiunto un risultato ben oltre le previsioni, con un roster estremamente giovane e promettente.

Finale Conference Est: Metallurg Magnitogorsk (1) – Salavat Yulaev Ufa (4) 4:1 [3:2, 3:2OT2; 0:4, 1:0, 1:0OT1]

Gran parte della sfida tra Metallurg e Salavat Yulaev si è giocata tra i due goalie, Vasily KoshechkinAndrei Vasilevsky. Alla fine, a passare il turno è stato il primo, il più esperto ma anche e sopratutto quello coperto da una difesa di maggior spessore. Vasilevsky ha fatto i miracoli, specialmente in gara-5, consentendo ai suoi di rimanere in partita anche quando non l’avrebbero meritato e derubando letteralmente mostri sacri come Kovar, Mozyakhin e Antipin di semplici reti a porta vuota. Il resto della squadra è però mancato, e non si può certo sperare di puntare alla Gagarin Cup se non si riesce ad andare a rete per più di 120 minuti filati.

Ben altra musica quanto messo sul ghiaccio da parte delle volpi biancoblù, che dopo essere state ammutolite in gara-3 davanti al proprio pubblico con un pesantissimo 0:4, hanno iniziato a tentare la via della rete anche con le altre linee a disposizione, vanificando così le ottime tattiche avversarie finalizzate al imbrigliare la trojka Mozyakhin-Zaripov-Kovar. In gara-4 la rete decisiva è arrivata dal difensore tuttofare Viktor Antipin, che spesse volte in powerplay si trasforma in un quarto attaccante; il golden goal di gara-5 è uscito addirittura dalla stecca di Yaroslav Khabarov, difensore di seconda – terza linea, imboccato alla perfezione da Yunkov al secondo minuto supplementare.

Il Metallurg di Magnitogorsk si è dimostrato nettamente superiore agli avversari, ed approda così alla prima finalissima dal lontano 2007, quando la KHL ancora non esisteva. Oltre al passaggio del turno, le volpi hanno già vinto il titolo di campioni nazionali russi, in quanto migliore squadra russa della manifestazione.

Finale di Gagarin Cup: Metallurg Magnitogorsk – Lev Praga

La vittoria della Conference Est al termine della regular season conferisce al Metallurg il vantaggio del fattore ghiaccio. La serie si preannuncia estremamente interessante, in primo luogo perché entrambe le squadre propongono un hockey molto molto simile, i cui elementi chiave (abbondantemente discussi) sono un solido goaltending; una difesa ordinata e all’occorrenza pronta e supportare il reparto offensivo, un’innata capacità di far girare il disco nelle situazioni di superiorità numerica. Differisce invece l’approccio al gioco da parte del reparto offensivo: quello del Lev è incentrato sul dialogo tra attacco e difesa; la mancanza di un’attaccante puro, offensivo al 100%, è stata finora ovviata con l’utilizzo dei terzini (Nemec, Oystrick, Nakladal) come attaccanti aggiunti, anche in fase di parità numerica, esponendo però spesso la squadra a rischiosi contropiedi e ripartenze. Dall’altra parte, tutto il gioco offensivo del Magnitogorsk girava grazie alla prima linea. La tendenza è stata tuttavia invertita dopo gli spauracchi di Admiral e Salavat Yulaev. Il Lev Praga è forse una delle migliori squadre nel “tagliare i rifornimenti” agli attaccanti più pericolosi. Possiede anche un roster molto profondo e le reti arrivano normalmente da tre linee su quattro. Il Metallurg, dalla sua, ha i favori del pronostico e il fattore-ghiaccio.

L’appuntamento è quindi per venerdì 18 aprile per gara-1. Il pomeriggio di Pasqua andrà in scena gara-2 sempre alla Metallurg Arena di Magnitogorsk. Le due squadre si sposteranno quindi nella capitale ceca per gare -3 e -4, in programma il 22 e il 24 di aprile. E che vinca il migliore.

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