EC Red Bull Salzburg – HCB Alto Adige 7 – 2 [1-0; 2-2; 4-0]
L’avvio dei padroni di casa è devastante. Come preventivato i Red Bulls attaccano a testa bassa fin dai primissimi minuti del match, anche grazie a un powerplay a loro favore: in particolare Latusa e Raffl, tutti soli davanti a Hübl, non riescono a centrare il vantaggio. Al 04:27, però, l’1 a 0 è servito: mischia furibonda davanti alla porta biancorossa, disco dalle parti di Andreas Nödl che infila nel traffico. Pian piano il Bolzano riesce a mettere un po’ fuori la testa, pur non risultando mai pericoloso dalle parti di Brückler. Il Salisburgo tiene in mano il pallino del gioco nel corso di tutta la prima frazione, andando vicino anche al raddoppio con Komarek: il suo wraparound a porta sguarnita non trova fortuna, con il disco che attraversa tutto lo specchio della porta prima di uscire. Decisamente più pericolosi gli austriaci, alla prima sirena il risultato è di 1 a 0.
Il Bolzano è tutta un’altra squadra nel secondo tempo. Schofield e Bernard suonano la carica, poi al 23:29 il settore ospiti può esplodere: tiro dalla blu di Egger, rebound concesso da Brückler ed è il solito cecchino implacabile MacGregor Sharp ad approfittarne. Il match continua all’insegno dell’equilibrio, ma come un fulmine a ciel sereno il Salisburgo ritrova il vantaggio al 31:06: mezzo pasticcio della difesa biancorossa che non riesce a liberare, Boivin va a servire Thomas Raffl che dalla media distanza infila un siluro all’incrocio dei pali. Il pareggio biancorosso questa volta arriva poco dopo, al 34:10: conclusione di Schofield, ennesimo rebound concesso dal goalie austriaco e Marco Insam si conferma instancabile goleador in questi playoff infilando il 2 a 2. Subito dopo i Foxes avrebbero anche la ghiotta occasione per ribaltare il risultato, ma John Esposito pecca di generosità cercando Schofield nel momento di tirare. Subito dopo, però, il Bolzano deve difendersi da una superiorità numerica avversaria e i Red Bulls ci mettono soltanto cinque secondi per trovare il terzo vantaggio di serata: al 35:57 Fahey va a servire Andreas Kristler che di prima intenzione trafigge Hübl. Salisburgo ancora in vantaggio dopo 40 minuti di gioco, 3 a 2 il risultato.
Nel terzo tempo gli altoatesini sprecano troppo. In due superiorità numeriche, di cui una di ben quattro minuti per una stecca alta di Kristler, il Bolzano fa una fatica tremenda a impostare il gioco nel terzo d’attacco e il penalty killing austriaco ha vita facile: l’unica conclusione pericolosa è quella di Nicoletti, che dalla blu spara un siluro fermato dalla pinza di Brückler. E’ il momento chiave della gara, perché prima Roe chiama al vero e proprio miracolo il goalie biancorosso, poi al 54:24 Evan Brophey si infila in azione solitaria, la sua conclusione trova in un primo momento la parata di Hübl che sfortunatamente si spinge il disco in porta. Esplode la Volksgarten Arena e il goal fiacca definitivamente il Bolzano: al 55:10 Garrett Roe trasforma ancora in powerplay con un gran tiro all’incrocio dei pali, poi anche in inferiorità gli austriaci passano con un tocco sotto misura di Michael Boivin, infine coach Pokel prova comunque la carta estrema del sesto uomo di movimento rimediando la settima rete segnata a porta vuota, direttamente dal suo terzo difensivo, da Florian Mühlstein. 7 a 2 il finale, passivo pesante ma che non cambia la sostanza: i Red Bulls tornano sotto nella serie, ma al Palaonda, venerdì sera, i Foxes hanno in mano il match point più importante.
EC Red Bull Salzburg – HCB Alto Adige 7 – 2 [1-0; 2-2; 4-0]
Reti: 04:27 Andreas Nödl (1-0); 23:29 MacGregor Sharp (1-1); 31:06 Thomas Raffl (2-1); 34:10 Marco Insam (2-2); 35:57 Andreas Kristler PP (3-2); 54:24 Evan Brophey (4-2); 55:10 Garrett Roe PP (5-2); 57:29 Michael Boivin PK (6-2); 58:00 Florian Mühlstein EN (7-2)
Arbitri: Smetana, Warschaw (Nemeth, Rakovic)
Spettatori: 3.500