L’anno zero dell’hockey italiano

L’anno zero dell’hockey italiano

La classica estate hockeystica italiana, verrebbe da dire. Tante parole, annunci di fallimento, il Bolzano che aspira alla Ebel. Tutta normale amministrazione, se non fosse che quest’anno si è passati ai fatti. Dopo la chiusura delle ostilità le news si sono susseguite una dopo l’altra: il Pontebba che, teoricamente retrocesso, è sparito dalla scena senza più dare notizie di sé, il Fassa dichiara di non potersi iscrivere alla prossima Serie A per mancanza di fondi, poi arriva la fondazione della nuova Eliteliga e il Vipiteno ne approfitta per iscriversi e fare subito il salto di qualità. La situazione però precipita anche per l’Alleghe, che dichiara gravi problemi di bilancio e mette in seria discussione la partenza al prossimo campionato, voci simili si rincorrono anche a Torre Pellice. Nella ormai ex Serie A2 è rivoluzione totale con la gran parte delle squadre che migra verso la neonata INL, spiazzando così EV Bozen e Pergine. Infine forse il colpo di scena più grande: il Bolzano corona il sogno inseguito per lunghi anni e approda in Ebel, il campionato che riunisce squadre austriache, cece, ungheresi e adesso anche italiane. I pluricampioni italiani dei Foxes lasciano così il campionato tricolore e sbarcano oltreconfine, lasciando un punto di domanda ancora più grande sulla neonata Eliteliga. Che appeal avrà adesso il campionato italiano? Alleghe e Fassa riusciranno a iscriversi? Come saranno gestite le campagne acquisti? Insomma, possiamo veramente parlare di “anno zero”?

Il post-season dell’Alleghe non inizia certamente nel migliore dei modi, con l’addio del goalie Adam Dennis. A metà aprile però arriva anche il divorzio con il main sponsor Tegola Canadese e i tifosi iniziano a tremare: due mesi dopo il presidente Renato Rossi decide di nascondersi più e comunica la difficilissima situazione in cui versa la società, la cui iscrizione alla prossima Eliteliga è ormai messa in dubbio. Un’altra punta di diamante della formazione agordina intanto fa le valigie: Vince Rocco infatti vola in Svezia, nel Troja-Ljungby. I tifosi si mobilitano sui social network con un raccolta firme, poi con una manifestazione a Belluno: la società prova a lanciare la campagna abbonamenti per raccogliere dei fondi e il presidente della Lega Tommaso Teofoli annuncia che faranno di tutto affinché Alleghe e Fassa possano partecipare al prossimo campionato. Sì, perché anche la situazione del Fassa si rivela critiche fin dai primi giorni dopo la salvezza ottenuta contro il Pontebba. E’ di metà marzo la notizia che gela tutti i tifosi ladini: poche entrate dagli sponsor, pochi fondi dalla Provincia e la società deve chiudere. Come se non bastasse lascia anche il main sponsor “Ferrarini” e la situazione si fa critica. Nel frattempo David Turon passa al Merano, ma non è certamente la prima preoccupazione dei tifosi, che su Facebook creano il gruppo “Hope for Fassa” lanciando anche una raccolta firme, ancora in atto. Come le civette anche la società trentina apre la campagna abbonamenti per la prossima stagione alla ricerca di fondi, ma il futuro resta un’incognita.

Il Pontebba invece? Praticamente nulla è trapelato dal Friuli, ma le condizioni in cui i bianconeri hanno disputato la passata stagione non lasciano ovviamente presagire nulla di buono. Grossi problemi finanziari, giocatori non pagati, una stagione fallimentare anche dal punto di vista sportivo e la retrocessione in Serie A2, di fatto cancellata però con l’istituzione dell’Eliteliga, campionato a iscrizione senza più la formula della retrocessione e promozione. Anche l’A2 però si è disfatta in breve tempo e le iscrizioni alla INL sono già state completate. Del Pontebba nessuna traccia. E’ possibile che i friulani disputino il campionato austriaco della Carinzia, ma è probabilmente troppo presto per sbilanciarsi.

E’ recente invece la notizia del passaggio del Bolzano in Ebel: un trasferimento da anni ipotizzato da Dieter Knoll, ma mai messo in atto fino a ieri. In questo modo i Foxes scrivono un’altra pagina importantissima dell’hockey italiano: dopo una lunga carriera fatta di successi i biancorossi lasciano il suolo natìo per spostarsi oltreconfine, dove certamente non mancheranno gli stimoli. La società del capoluogo altoatesino l’aveva detto a chiare lettere: Ebel o niente. Negli anni infatti il Bolzano ha perso sponsor, ma ha perso soprattutto tifosi: serviva una svolta e così è stato. Con il via libera della Fisg, Knoll può adesso sbrigare le ultime faccende burocratiche con la Ebel per poi dare il via a una campagna acquisti che si preannuncia essere imponente per tenere il passo con il livello della lega austro-ceco-ungherese. La decisione dei biancorossi ha naturalmente scosso il panorama hockeystico italiano, spaccando in due gli appassionati: chi crede che il Bolzano abbia fatto bene ad approdare nella nuova lega, chi invece accusa gli altoatesini di avere lasciato la nave che affonda. D’altronde, però, ognuno fa i propri conti e se c’è lo spiraglio per rifiorire in pompa magna è giusto provarci. Se questa sarà stata la scelta giusta lo sapremo soltanto in futuro. Nel frattempo il roster bolzanino si è mosso soltanto in uscita: Dieter Knoll ha dato immediatamente il benservito a Brian e Mark McCutcheon, rispettivamente coach e tassello della prima linea bolzanina. Poi è stato il turno di Christian Borgatello, storico baluardo della difesa dei Foxes, che ha lasciato di sasso i tifosi trasferendosi in quel di Brunico: chissà cosa sta pensando adesso il difensore della nazionale italiana, dopo la notizia dell’iscrizione in Ebel dei suoi ex compagni.

Le squadre che invece probabilmente formeranno la prossima Eliteliga? Niente da segnalare tra i Campioni d’Italia dell’Asiago, la cui unica news riguarda la candidatura per ospitare la SuperFinal di Continental Cup. I rumor parlano comunque di una possibile partenza di Chris DiDomenico, vero e proprio mattatore della squadra durante gli ultimi playoff e senza dubbio uno dei migliori stranieri che quest’anno hanno calcato i ghiacchi italiani.
Il Valpellice ha invece creato un bel po’ di apprensione tra i propri tifosi. Dopo una stagione meravigliosa, culminata con la conquista della Coppa Italia e la finale dei playoff persa poi contro l’Asiago, tutto sembrava girare al meglio per i valligiani: prima la conferma del direttivo, poi quella del main sponsor Bodino Engineering, poi ancora il rinnovo del contratto del direttore sportivo Fabio Armani. Come un fulmine a ciel sereno, però, la notizia: per problemi economici anche la Valpe rischia di non iscriversi al prossimo campionato. Una comunicazione fortemente discordante con quelle precedenti, ma dopo qualche giorno di stallo un incontro con le istituzioni rasserena gli animi e mette momentaneamente fine allo spauracchio.
Il Val Pusteria ha invece giocato d’anticipo, muovendosi immediatamente sul mercato. Chissà se si rivelerà la scelta giusta visto il panorama continuamente mutevole di questo “spaghetti-hockey”. Subito dopo l’eliminazione ai playoff arrivano le conferme di Helfer e Aubin, seguite da quelle dei locali Hofer, Tauber, Crepaz, Oberrauch e Kosta. Poi il divorzio con coach Paul Adey in contemporanea con il grande ritorno di Giulio Scandella. Sensazionale poi il colpo che fa arrivare a Brunico Christian Borgatello, direttamente dal Bolzano. Infine l’annuncio del vice-allenatore, Oly Hicks, negli ultimi cinque anni alla guida del Vipiteno, seguito dalla partenza di Willeit, direzione INL sponda Egna. L’obiettivo dei lupi pusteresi è chiaro e immutato: conquistare il primo tricolore, soltanto sfiorato per troppi anni.
Anche il Milano è già pronto ad affrontare l’Eliteliga, nonostante il mercato in entrata non sia ancora iniziato: l’unico movimento riguarda la partenza di Ryan Kinasewich, che torna in Ebel, sponda Graz. I meneghini hanno però subito investito sui tifosi, lanciando già la campagna abbonamenti per la prossima stagione.
In casa Renon invece, dopo la cocente delusione dell’eliminazione ai quarti di finale di playoff, l’unica conferma rimane quella di coach Rob Wilson. Per il resto, soltanto partenze dall’altopiano, e sono partenze di lusso: il goalie Justin Pogge infatti vola in Svezia, seguito dal forte difensore Kevin Mitchell. Destinazione Norvegia invece per Greg Jacina. Si preannuncia quindi una rifondazione dal punto di vista degli stranieri per la società di Collalbo. Rumors intanto parlano di un riavvicinamento di Ansoldi e di Cloutier: per entrambi si tratterebbe di un ritorno sull’altopiano.
Capitolo Cortina, che riparte da due importantissime conferme: quella del coach, Clayton Beddoes, ma soprattutto quella di uno dei migliori attaccanti dello scorso campionato, Stanislav Gron. Non è in dubbio la partecipazione all’Eliteliga degli scoiattoli, che sono stati però costretti a tagliare il budget del 20%: la società però non ha dubbi, gli obiettivi restano comunque ambiziosi.
Chiudiamo con le grosse novità portate dal Vipiteno, che non ci ha pensato su due volte a tornare nella massima serie. Tantissime le conferme: gli attaccanti Hannes Stofner, Patrick Mair, Christian Sottsas e Tobias Kofler, i difensori Simon Baur e Daniel Maffia, e i due stranieri Derek Eastman e T.J. Caig. Alla guida della panchina, dopo la partenza di Oly Hicks, immediato l’arrivo del ceco Zdenek Travnicek. In entrata infine due colpi, uno per reparto: in attacco l’arrivo del centro Peter Klouda, in difesa quello di Marcel Sterbak. La società altoatesina è probabilmente quella che si è data più da fare in queste prime battute di mercato.

Non mancano quindi le novità, non mancano gli arrivi e le conferme, ma in questo momento la INL è sicuramente la Lega più invitante per le squadre nostrane e quello che sarà della prossima Eliteliga è ancora un grande mistero.

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