Bolzano Campione d’Italia: le dichiarazioni dei protagonisti

Bolzano Campione d’Italia: le dichiarazioni dei protagonisti

Quella del Bolzano è stata la vittoria di un gruppo tanto contato quanto affiatato: gli infortuni di Meyers ed Edwardson non hanno fatto che complicare le cose, magistralmente risolte però da coach Insam e dall’aiuto coach Brian McCutcheon, che sembra avere dato la carica giusta ai biancorossi per arrivare a questo scudetto. Le dichiarazioni dopo gara dei giocatori infatti si possono riassumere in due parole: “gruppo” e “Zaba”.

Christian Borgatello, il baluardo della difesa biancorossa. Un difensore che riesce ad esaltare il pubblico sia con i suoi gol che con i suoi interventi difensivi:

Il merito di questa vittoria va a tutti, perché è uno sport di squadra e quando si vince si vince tutti insieme: però tanto di cappello a un grande Zaba, che ci ha portato così lontano e a vincere lo scudetto. Il 4 a 0 in finale non me l’aspettavo assolutamente, però è stato troppo bello vincere quattro partite su quattro contro una squadra così forte come il Brunico.

Andrea Ambrosi, arrivato quest’anno a Bolzano, è al suo primo scudetto in carriera. Uno dei cinque difensori che ha tenuto perfettamente in piedi il reparto:

Credo che Zaba abbia dimostrato di essere un grande portiere in questi playoff, un grande merito va a lui. Non mi aspettavo il 4 a 0, credo che pochissimi lo credessero possibile: ma siamo stati una grande squadra e quello che abbiamo fatto questa stagione è incredibile.

Stefano Giliati, senza dubbio molte volte decisivo. La sua velocità ha fatto spesso impazzire le difese avversarie, costrette a fermalo con ripetuti falli:

Il merito va a ogni singolo giocatore, da Zaba agli attaccanti: abbiamo lavorato duro e spinto sull’acceleratore per tutti i 60 minuti di tutte e quattro le partite di finale, probabilmente Brunico non era pronto per un Bolzano così.

Alexander Egger, per lui il suo primo scudetto da capitano dei Foxes: un difensore compatto e pungente anche in zona offensiva:

Certamente il merito va a tutta la squadra, ma a Zaba un po’ di più. E’ stato un 4 a 0 che non mi aspettavo, perché tutte le gare sono state tirate: l’abbiamo spuntata ed è stato meglio per noi, perché eravamo in pochi, ma penso che, avendo vinto 12 gare su 12, possa dirsi uno scudetto meritato.

Anton “Toni” Bernard, una delle più grandi promesse dell’hockey nostrano. Ha dimostrato definitivamente in questo campionato di essere un attaccante di grandissimo livello, dotato di grande velocità e anche di ottima tecnica:

Abbiamo lottato fino alla fine, bloccato ogni tiro, cercato di vincere ogni battaglia personale, da Zaba, ai difensori fino agli attaccanti: eravamo solo in cinque difensori e hanno dato tutto, è incredibile essere rimasti imbattuti ai playoff.

Enrico Dorigatti, uno dei veterani dei Foxes. Davanti a sé ha visto passare una miriade di giocatori diversi, ma questo gruppo è rimasto nel cuore del “Dorlo”:

Il merito va alla nostra squadra, al nostro gruppo, composto di tutti quei giocatori che per otto mesi si sono fatti un mazzo così tutti i giorni: tutti i giorni allenamento, tantissime partite, tantissima palestra, tutte le volte che siamo venuti qui la mattina per fare extra work, ecco, la vittoria è di questo gruppo. Non ci aspettavamo il 4 a 0 contro il Val Pusteria, ma siamo stati bravi a giocare, a volte un po’ fortunati, ma abbiamo avuto un grande portiere e dei giocatori arrivati quest’anno che si sono integrati perfettamente con il gruppo di locali, che ormai è sempre lo stesso da tanti anni.

Stefan Zisser, un altro veterano che aggiunge alla sua bacheca un altro scudetto, che definisce però “il più bella della mia carriera”:

Il bello di questa vittoria è che ognuno ha ci ha messo del suo per arrivare a questa vittoria, complice il fatto che eravamo in pochi e quindi ognuno ha dovuto lavorare per due.

Marco Insam, anche lui al suo primo scudetto. Giocatore dotato di un fisico eccezionale e capace spesso di decidere la partita. Ieri ha segnato il primo gol della serata:

Ognuno ha dato il massimo per tutti quanti: ognuno ha giocato per Zaba e Zaba ha giocato per tutti, è questo il bello di questo gruppo. Il 4 a 0 sul Brunico non me lo sarei mai aspettato all’inizio della serie: sapevamo che dovevamo vincere almeno una partita in casa loro, l’abbiamo vinta subito e poi abbiamo sempre mantenuto il nostro gioco fino ad arrivare alla vittoria.

Insomma il merito della vittoria, a detta dei suoi compagni, va in gran parte a Matt Zaba. Il portierone canadese in effetti ha trascinato i suoi alla scudetto, con prestazioni di assoluto livello nel corso dei playoff:

Non l’ho vinto io, questo scudetto l’abbiamo vinto insieme: ognuno ha lottato su ogni disco per bloccare i loro tentativi e amo tutti i miei compagni, perché li sento come fratelli, sono davvero molto felice per ognuno di loro.

Stremato ma felice nel dopo gara anche il coach Adolf Insam, a volte criticato ma che ha risposto lavorando e portando a casa uno scudetto meritato:

E’ davvero incredibile quello che hanno fatto questi ragazzi: si è creato un gruppo che ha lottato con il cuore, che ha messo la faccia su ogni disco, nonostante fossero in pochi. Abbiamo vinto questo scudetto perché l’abbiamo voluto di più, non abbiamo mai giocato con sufficienza, abbiamo colpito quando potevamo e abbiamo difeso sempre in cinque. Posso solo ringraziare questi ragazzi per quello che hanno fatto, perché si tratta di un’impresa.

 

 

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