Andrea Montanari: tra ghiaccio e inline

Andrea Montanari: tra ghiaccio e inline

Durante una uggiosa mattina post alluvione abbiamo colto l’occasione di fare due chiacchera con Andrea Montanari, difensore della Edera Trieste (campionato di Hockey Inline) ed ex giocatore di ghiaccio di buon livello in serie A2 con Valpellice e Torino, nonchè fratello di Deborah Montanari, tra le migliori portieri della storia hockeystica italiana oltre ad essere la portiere titolare alle Olimpiadi di Torino 2006, fratello di Luca  anch’esso impegnato in Inline con Arezzo e su ghiaccio con la Valpe di serie D quest’anno e cognato di Jari Ermacora bandiera della Valpe di qualche anno fa e attuale giocatore della Valpe sempre di serie D.
  • Complimenti per la bella vittoria in coppa Italia con Trieste, quali sono le emozioni nel vincere una partita cosi importante con una squadra cosi forte?

 grazie mille,dopo aver vinto la supercoppa italiana essere in finale di coppa italia è un onore,la partita di andata l’abbiamo vinta,ora aspettiamo il 6 dicembre per il ritorno e sono convinto che Asiago sarà molto piu combattivo,per noi la strada verso la conquista della coppa è abbastanza in discesa,ma Asiago è una squadra che non molla mai,bisogna avere molto rispetto di questa squadra che ha vinto tutto e ha una bacheca di trofei impressionante.

  • Tu che giochi a ottimi livelli nell’inline, ma arrivi anche da un buon passato recente su ghiaccio con Torinoe Valpellice, quale sono le differenze e le similitudini tra i due?

 l’hockey ghiaccio è sicuramente il fratello maggiore,anche se l’inline sta crescendo davvero tanto e il livello sta salendo sempre di piu! nel campionato di a1 poi le squadre sono composte in maggior parte da atleti che provengono da un ottimo livello di hockey ghiaccio e questo rende i due sport molto simili.le differenze son sicuramente dovute al giocare in 4 invece che 5,al tipo di superficie meno veloce,alle dimensioni della pista che è piu piccola (tranne ai mondiali che si gioca sul 30 x 60 come sul ghiaccio).in teoria non dovrebbe esistere il contatto fisico,in realtà non è come nel ghiaccio…ma sicuramente non è danza classica!

  • In una famiglia come la tua, con tuo fratello Luca protagonista sia su Inline che su ghiaccio, tua sorella Deborah che ha partecipato alle Olimpiadi di Torino, tuo cognato Jari bandiera della Valpe qualche anno fa, quanto è importante l’hockey agonistico? e quanto può motivare in più essere in competizione magari coi propri fratelli?

 la competizione in famiglia non si sente tanto,con mia sorella non esiste,esiste tanto rispetto e ammirazione per cio che ha fatto ,con mio cognato non abbiamo mai giocato contro mentre con mio fratello esiste perche ci siamo spesso trovati uno contro l’altro. quando io giocavo a Torino lui giocava a Cittadella (pd),quando io ero ad Arezzo lui giocava a Modena,la stagione scorsa eravamo tutti e due ad Arezzo e questa stagione io a Trieste e lui Arezzo.ogni volta che giochiamo uno contro l altro non sento competizione con lui,in pista è un avversario come un altro e spesso è capitato anche di scontrarci.Giochiamo per la nostra squadra,facciamo al meglio il nostro lavoro e a partita finita si torna a essere fratelli. L’hockey agonistico,ad alto livello,per me è fondmentale!

  • Che ambizioni ha Andrea Montanari per il suo futuro, prossimo e meno prossimo? magari un pensiero di tornare a fare ghiaccio a buon livello?

per ora devo essere molto concentrato sul presente.devo pensare all’edera Trieste,a dare sempre il 100 % per la mia squadra. L’ obiettivo è quello di fare di tutto per vincere ogni partita e ogni trofeo in palio.
Il ghiaccio manca tanto,la Valpe manca tanto, mi piacerebbe tornare un giorno.

  • Come vedi l’inserimento di molti giocatori che fanno sia ghiaccio che inline a campionato in corso? e sopprattutto in ottica nazionale?

Sicuramente quando finisce il campionato di ghiaccio quasi tutte le squadre si rivoluzionano un po,ma contribuiscono ad alzare ulteriormente il livello di gioco e quindi è un bene. Per la Nazionale il c.t. deve scegliere i giocatori migliori per la causa azzurra e quindi ogni tanto in nazionale ci vanno giocatori che l’inline non lo giocano da mesi o anni,questo non è il massimo per me perchè si rischia di avere una Nazionale che non rispecchia il movimento ma i risultati danno ragione al coach ( l’Italia è vicecampione del mondo) e per me è uno stimolo a lavorare ancora di piu per raggiungere un livello tale da avere la possibilità di vestire la maglia azzurra,è un grande sogno che voglio realizzare!

  •  Che ambizioni ha la tua Trieste quest’anno?

 il week end del 25-26-27 novembre a Valladolid in Spagna abbiamo la final 8 di EUROPEAN CHAMPIONS CUP ( la champions league del calcio) ed è un appuntamento importantissimo,il massimo trofeo continentale, c’è grande attesa ed è un appuntamento importantissimo per la squadra e per la carriera di ogni giocatore.Dopodichè ci concentreremo sul campionato,vogliamo vincere tutto e abbiamo una ottima squadra,4 sloveni fortissimi in prima linea,in seconda linea ci siamo io e Frizzera in difesa e in attacco campioni come Dave Hammond ( capitano della Nazionale canadese) e Josh Laricchia ( top scorer di quella USA) e alcuni giovani triestini molto interessanti.

  • Un saluto finale ?

grazie mille e un grande saluto a tutti gli appassionati di hockey!!

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