Con lui il pacchetto stranieri raggiunge le tre unità disponibili (oltre Campbell e McGrane) e benché non siamo nemmeno a giugno il mercato dell’Appiano è praticamente già completo.
Ma non solo, Coleman s’è ambientato perfettamente in Oltradige e a lui sarà anche affidata la cura di una scuola di hockey ad Appiano. Carismatico e di grande esperienza, Coleman in estate gestisce già un camp di ragazzini a Boston.
Coleman aveva già conosciuto il nostro hockey di serie A avendo vestito la casacca del Bolzano cinque anni fa nell’ultima magra stagione biancorossa prima della doppietta di scudetti. Arrivato alla corte di Stefan Mair a fine ottobre del 2006 per sostituire in difesa Regan Kelly, Coleman giocò 36 partite con una rete e 16 assist.
Nel 2001 fa il grande passo di attraversare l’oceano. Lo fa per il campionato russo, dove con l’Amur Tigers Khabarovsk in 44 partite realizza 5 assist e 40 minuti di penalità. Fa sentire il suo “peso” anche l’anno dopo a Vienna dove con i Capitals realizza 9 gol e 13 assist in 47 partite.
Nel 2003 torna in AHL, ma solo per una stagione con i Worcester IceCats (57 partite, 24 punti), rientrando in Europa nei maggiori campionati europei, in LNA nell’Ambri Piotta per due partite (in sostituzione dell’infortunato Oscar Ackeström) e, sempre nel 2004, in DEL negli Squali di Colonia (43 gettoni per 5 punti). Coleman non sa stare due anni nello stesso campionato: nel 2005 finisce in Eliteserien svedese: col Malmö gioca 33 incontri e realizza 3 gol e 8 assist.
Dopo la stagione bolzanina torna in Austria nel Graz (12 punti in 38 partite, -15 di plus-minus) e, dopo l’eliminazione degli stiriani, si avvicina alle sue origini volado in Gran Bretagna dove finisce la stagione con i Nottingham Panthers : altre 19 partite e 9 punti.
E lì che l’allora coach dei Pirati, Mike Ellis, conobbe il terzino statunitense, la sua grinta e il suo gioco al servizio della squadra. Prima di Appiano infatti Coleman ha militato sempre in Gran Bretagna nei Coventry Blaze di Paul Thompson.
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