Coleman resta a comandare la difesa dei Pirati

Coleman resta a comandare la difesa dei Pirati

Per il terzo anno a guidare la difesa dell’Appiano ci sarà Jonathan Coleman, 36enne americano di Boston (nel 1994 ha giocato i mondiali under 20) con passaporto irlandese. Col suo fisico possente (95kg per 185 cm) è stato uno degli artefici due anni fa dello scudetto dei Pirati e anche l’anno scorso ha superato agevolmente i 30 punti stagionali.
Con lui il pacchetto stranieri raggiunge le tre unità disponibili (oltre Campbell e McGrane) e benché non siamo nemmeno a giugno il mercato dell’Appiano è praticamente già completo.
Ma non solo, Coleman s’è ambientato perfettamente in Oltradige e a lui sarà anche affidata la cura di una scuola di hockey ad Appiano. Carismatico e di grande esperienza, Coleman in estate gestisce già un camp di ragazzini a Boston.

Coleman aveva già conosciuto il nostro hockey di serie A avendo vestito la casacca del Bolzano cinque anni fa nell’ultima magra stagione biancorossa prima della doppietta di scudetti. Arrivato alla corte di Stefan Mair a fine ottobre del 2006 per sostituire in difesa Regan Kelly, Coleman giocò 36 partite con una rete e 16 assist.
Draftato nel 1993 al secondo turno dai Detroit Red Wings (48ª scelta totale), l’avventura di Coleman parte nel 1993 in NCAA con l’University della sua città, la Boston Un. Nelle quattro stagioni di prassi, realizza 113 punti (18 reti e 95 assist) in 148 partite, prima di essere ingaggiato subito in AHL dagli Adirondack Red Wings dove ha trascorso due anni (69 punti, 14+55 ma -32 di plus/minus) per poi passare ai Kentucky Thoroughblades (“solo” 21 punti, 3+18, ma un +19) e ai Providence Bruins (4+15, -20) non entrando nei play-off. In questi 4 anni s’è affacciato anche in IHL con gli Orlando Solar Bears (19 partite, 8 punti) e i Detroit Vipers.
Nel 2001 fa il grande passo di attraversare l’oceano. Lo fa per il campionato russo, dove con l’Amur Tigers Khabarovsk in 44 partite realizza 5 assist e 40 minuti di penalità. Fa sentire il suo “peso” anche l’anno dopo a Vienna dove con i Capitals realizza 9 gol e 13 assist in 47 partite.

Nel 2003 torna in AHL, ma solo per una stagione con i Worcester IceCats (57 partite, 24 punti), rientrando in Europa nei maggiori campionati europei, in LNA nell’Ambri Piotta per due partite (in sostituzione dell’infortunato Oscar Ackeström) e, sempre nel 2004, in DEL negli Squali di Colonia (43 gettoni per 5 punti). Coleman non sa stare due anni nello stesso campionato: nel 2005 finisce in Eliteserien svedese: col Malmö gioca 33 incontri e realizza 3 gol e 8 assist.
Dopo la stagione bolzanina torna in Austria nel Graz (12 punti in 38 partite, -15 di plus-minus) e, dopo l’eliminazione degli stiriani, si avvicina alle sue origini volado in Gran Bretagna dove finisce la stagione con i Nottingham Panthers : altre 19 partite e 9 punti.
E lì che l’allora coach dei Pirati, Mike Ellis, conobbe il terzino statunitense, la sua grinta e il suo gioco al servizio della squadra. Prima di Appiano infatti Coleman ha militato sempre in Gran Bretagna nei Coventry Blaze di Paul Thompson.

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