DORIS PROSSLINER: un volto nuovo per l’hockey “rosa”

DORIS PROSSLINER: un volto nuovo per l’hockey “rosa”

di Andrea Valla

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare una delle giovani rivelazioni di questi ultimi nell’hockey femminile, la 19enne altoatesina Doris Prossliner attaccante delle Lakers di Appiano che nel suo curriculum vanta già alcune convocazioni nella nazionale femminile.

Ciao Doris sappiamo che hai iniziato tardi a giocare, quando hai iniziato, e come è nato questo amore per l’hockey?

Ho iniziato a giocare un anno fa, quindi per me questa è la seconda che gioco a hockey. Avevo la passione già da bambina che è cresciuta guardando le partite dei ragazzi di Appiano.

Come giudichi la tua stagione? Sei soddisfatta di come stai giocando?

Io sono sempre puntigliosa, quindi non manco quasi mai agli allenamenti, ed essendo anche ambiziosa di migliorare ogni giorno sono riuscita ad imparare in fretta. Non ho ancora una buona tecnica però provo sempre a dare il meglio di me, e guardando le statistiche, vedo che ho fatto dei progressi che sono importanti per la squadra oltre ovviamente a farmi molto piacere.

E le Lakers che ambizioni hanno? qual’è l’obiettivo che vi siete date per questa stagione agonistica?

Penso che le Lakers siano una squadra ancora giovane con poca esperienza; non abbiamo ancora grandi ambizioni come vincere il titolo. Questo sogno speriamo di raggiungerlo entro due anni!
Adesso proviamo a migliorarci ad ogni partita e ogni allenamento. Per noi è importante a fare delle esperienze, cosicché possiamo lavorare sui nostri punti deboli. Siamo una squadra imprevedibile.
Se confrontiamo la scorsa stagione con questa si vede che abbiamo già imparato tanto e abbiamo fatto un grande passo in avanti. Ma il nostro Coach Markus Sparer non ha ancora finito il suo lavoro con noi.

Hai qualche giocatrice a cui ti ispiri per il modo di giocare?

Mi fa impressione soprattutto vedere l´impegno e la costanza della Kathi Sparer, che giocando gia da cosi tanto tempo non ha mai perso l´amore per l´hockey. Sul ghiaccio lei è sempre là dov’è il disco oppure dove sarà un momento dopo.

Qual è la compagna con cui hai più feeling sul ghiaccio, con cui ti trovi meglio a giocare?

Più che una io ne ho due: per prima Kathi Sparer, per seconda Tanja Larger. Kathi mi dà la sicurezza sul ghiaccio, mi dice che devo provare le cose e cosa devo cambiare, ha sempre tanti buoni consigli per me. Invece con Tanja io so sempre cosa farà un momento più tardi, abbiamo una grande intesa, per quello possiamo giocare bene insieme. nella nostra squadra ci chiamano russian trio. E io da loro due posso imparare ancora tanto.

In questi anni di hockey qual è l’avversaria più forte che hai incontrato?

Difficile da dire, perché ogni avversario è forte, chi per un motivo e chi per un altro. Comunque mi è piaciuto vedere giocare la squadra del Memmingen, una squadra tedesca contro cui abbiamo giocato due partite amichevoli in settembre quest’anno. Mi piaceva il loro gioco, ognuna di loro sapeva in anticipo il prossimo movimento della compagna.

Segui il campionato maschile italiano? Hai una squadra preferita?

Certo seguo il campionato maschile, ma lo seguivo di più prima che io stessa iniziassi a giocare! La mia squadra preferita è certamente l´HC Appiano. Pero quest’anno fino ad ora sono un po’ delusa della loro prestazioni. Ma quest’anno penso che la serie A2 ci porterà delle sorprese.

E la NHL la segui? Ti piace qualche giocatore del campionato americano?

Non seguo tanto la NHL, quasi niente, ma sono una fan anch´io come tanti altri ragazzi di Sidney Crosby, perché mi piace il suo modo di giocare.

Quando hai iniziato pensavi di avere più difficoltà o è stato più facile del previsto iniziare a giocare a hockey?

Certo all’inizio ho pensato che avrei trovato molte difficoltá a cominciare. Ed è difficile giocare a hockey, perché ti devi concentrare su due cose: sul pattinaggio e sulla tecnica. Ma io ho avuto la fortuna che la squadra era all’inizio ed era nuova, e cosi con un po’ di impegno sono riuscita a mettermi sul loro livello. E in squadra mi hanno accettata già dall’inizio e questo mi è stato di grande aiuto.

Quali pensi siano i tuoi pregi come giocatrice e dove pensi di dover migliorare ancora? 

Voglio sempre cercare di migliorarmi. Ho il sogno di vincere una volta il campionato con le Lakers. E per questo dobbiamo lavorare ancora tanto, soprattutto il gruppo ma anche ognuna di noi ragazze per migliorare la tecnica individuale. Di me stessa penso che devo ancora migliorarmi in ogni parte, sia al pattinaggio e alla tecnica di gioco, ma soprattutto mi manca ancora la sicurezza durante le partite. Ora uno dei miei obiettivi è giocare molto, cosi da acquisire sempre più l’esperienza che ancora mi manca.

Sei già stata convocata alcune volte da coach Marco Liberatore in nazionale, il quale ci ha espresso un giudizio positivo su di te. Pensi che ti convocherà anche per i Mondiali che ci saranno l’anno prossimo in Francia?

E’ un grande sogno per me fare parte della nazionale ai Mondiali. Però mi manca ancora l’esperienza e non sono ancora così brava come altre giocatrici italiane, ma ognuno ha un modo diverso di giocare, e magari il mio modo di giocare manca ancora nella Nazionale. Adesso io mi impegnerò per dare il mio meglio durante questo campionato e poi vediamo che decisione prende il coach Marco.

Ringraziamo Doris Prossliner e la società AHC Lakers per la gentile disponibilità.

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