Nicolò Pace: «Sono tornato al Real per unirmi ad un gruppo fantastico»

Nicolò Pace: «Sono tornato al Real per unirmi ad un gruppo fantastico»

di Beppe Turina

Abbiamo intervistato il giovane Nicolò Pace, il 20enne torinese rientrato tra le fila del real Torino, reduce dall’esperienza in Slovacchia e con lui abbiamo parlato delle sue prospettive per la stagione in corso.

Ciao Nicolò, allora dopo due anni in Slovacchia sei tornato a casa nel Real, cosa ti ha portato a fare questa scelta?

Mah diciamo che a questa decisione hanno concorso un po’ di scelte, tra le altre cose il fatto che stare fuori casa non è facile .

Come hai ritrovato il Real? la vedi come una squadra competitiva?

Mah guarda, secondo me competitiva per la vittoria finale ancora no, siamo una squadra molto giovane però abbiamo tanta voglia di fare, sono sicuro che se riusciamo a lavorare bene avremo dei buoni risultati anche perchè siamo molto uniti come squadra e penso che sia la nostra caratteristica che altre squadre non hanno, ci sono giocatori che si conoscono da una vita e quindi di conseguenza c’è molta complicità sia in campo che fuori.

Siete una squadra giovane, ma nella rimonta contro L’Egna avete dimostrato personalità?

Si ma anche un bel gruppo, abbiamo lottato tutti assieme, lottato e sofferto assieme e alla fine siamo riusciti a portare a casa i 3 punti, però ripeto noi facciamo molta fatica perchè siamo molto giovani e con poca esperienza di gioco, la nostra forza è il gruppo che c’è in squadra.

A proposito di esperienza, quest’anno hai gia avuto un apparizione in A1 con la Valpe, pensi di essere utile anche a quella squadra?

Io penso di sì!!! Purtroppo non sono riuscito a dimostrare molto in quella partita perchè ho fatto solo un cambio però spero di avere un’altra possibiità, è un buon livello anche per crescere.

E invece, in ottica Real? Pensi di essere uno dei pilastri?

Per quanto mi riguarda “pilastro” è una parola grossa in quanto ci sono degli ottimi giocatori con talento e molta esperienza, io posso dare una mano, sicuramente i 2 anni in slovacchia mi sono serviti.
La differenza tra me e gli altri giocatori giovani è solo la condizione fisica, e magari un pochino di esperienza in più ma diciamo che non faccio la differenza, una volta in campo siamo tutti uguali, una cosa sola, concentrati tutti a dare il massimo poi l’esperienza e la qualità di un giocatore è relativa, l’importante è che si riesca a raggiungere lo scopo e cioè vincere.

Un ultima domanda, quanto ti manca giocare con Uto (Tommaso Traversa ndr)?

Diciamo che io Uto lo conosco da una vita, e uno dei miei tanti desideri è rigiocare con la stessa maglia tutti insieme, parlo del famoso trio che c’era un pò di anni fà, cioè Delfino, Traversa e Pace.

Si ringrazia Nicolò Pace e la società Real Torino per la cortese disponibilità

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