Bozen ’84: «A2, arriviamo!»

Bozen ’84: «A2, arriviamo!»

(com. stampa EV Bozen ’84) – Siamo consapevoli che alcune società avevano fatto gli scongiuri che non accadesse. Dobbiamo deluderle: l’EVB, forte del diritto di promozione avendo vinto la serie C under 26, ha perfezionato la pratica di iscrizione alla serie A2 stagione 2010/11. Il caso Vipiteno è ancora lungi dall’essere chiuso, ma l’EVB ha preferito reagire comunque per non perdere il treno. Qualora il Vipiteno la dovesse spuntare e si aprissero le porte verso l’A1, il progetto di cooperazione potrà essere attivato in tutta la sua potenza. Se non sarà così, la cooperazione ci sarà comunque anche se sotto veste diversa. Le idee che legano l’EVB al Vipiteno quale società modello in fatto di sviluppo dei giovani, non vengono per questo meno. Fatto sta che l’EVB ritorna sulle scene del campionato cadetto. Il direttivo è stato da più parti attaccato per la decisione di voler puntare solo su giocatori locali e possibilmente giovani, non intende però farsi deviare da questo percorso. Un percorso che il direttivo sa essere anche rischioso. Il problema fondamentale che alcuni dei potenziali futuri avversari sembrano avere è lo scarso interesse che una squadra debole perché senza stranieri desterebbe. Addirittura è stato detto che la “squadra materasso” (testuali parole) potrebbe perdere i pezzi a causa delle ripetute sconfitte. E due rappresentanti in seno alla Lega si sono detti addirittura contrari alla promozione, dimenticando dove finisce la loro competenza e dimenticando che il diritto che discende da uno scudetto conquistato sul campo – quello vero, non quello di un campionato “errato” – vale più del loro puntiglio. Martedì prossimo ci sarà un primo incontro con la squadra per parlare di obiettivi, roster e preparazione. Siamo convinti che lo staff tecnico composto da Max Fedrizzi e Egon Schenk saprà accendere nella truppa composta da alcuni giocatori navigati e soprattutto da giovani il giusto orgoglio e il giusto spirito per dare il meglio. L’obiettivo è quello di voler essere una specie di palestra dove allenarsi per obiettivi ben più importanti. L‘EVB non è cero così scriteriato di credere di imbarcarsi in un’annata da vertice, tuttavia è opportuno ricordare agli avversari il detto secondo cui è meglio non dire gatto finché la stagione non è finita. Più o meno suona così…

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