Marco DepaoliArrivi dal campionato italiano, un campionato sottovalutato, puoi presentarti?
Sto per affrontare la mia ottava stagione da professionista. Mia moglie ed io abbiamo appena avuto il primo bambino che abbiamo chiamato Jacob.
Come hai conosciuto Amiens e perché l’hai scelto?
Dopo la fine della stagione mi han proposto di venire a giocare ad Amiens. Ne ho parlato con qualche amico che ha già giocato in Francia e non ho sentito che buone cose della città e della squadra che è sempre ai veritici.
Personalmente non ne ho hai visto una partita, posso solo riferire ciò che mi han raccontato. Il livello è visibilmente migliore di quello italiano, qualche anno fa una delle squadre dove ho militato ha giocato a Grenoble per la Continental Cup e i miei vecchi compagni di squadra mi han detto che il livello era molto buono.
Sei stato draftato nel 2001 ma non hai mai giocato in NHL, come te lo spieghi?
Dopo le Olimpiadi del 2006, quando s’è infortunato Dominic Hasek, ho trascorso molte settimane con gli Ottawa Senators. Purtroppo non ho avuto il tempo di giocare nemmeno una partita ma l’esperienza che ho maturato è stata preziosissima.
Hai passato una stagione difficile a Cortina, dove siete arrivati ultimi.
E’ stata un’esperianza difficile quella di Cortina. La gente e i tifosi erano super ma la gestione della squadra mal funzionava. Non vedo l’ora di cambiare aria, di ricominciare a giocare e di portare Amiens verso i vertici del campionato.
Sei alto come portiere. Com’è il tuo stile di gioco?
Come tutti i portieri cerco di sfruttare la mia altezza a mio vantaggio eliminando il più possibile lo spazio davanti porta. Sono molto aggressivo, mi piace molto sfidare i tiratori costringendoli a tirare fuori o addosso a me.
Quali sono i tuoi hobby?
Quando non gioco a hockey mi piace molto giocare a golf e pescare.