Jari Helle torna nella “sua” Caldaro

Jari Helle torna nella “sua” Caldaro

A memoria non si ricorda un avvio così disastroso per il Caldaro. Non solo infortuni ma anche qualcosa in più che ha fatto gettare la spugna a Marco Liberatore dopo 4 anni. Solo due punti in classifica e pausa provvidenziale per i Lucci che hanno scelto il timoniere per risollevare le sorti della squadra campione tre anni fa. Non è una persona qualunque, è Jari Helle, l’ex bolzanino che in Italia ha vinto tanto. Il 46enne finlandese è nato a Tampere e lì ha mosso le prime pattinate. Promettente ragazzo tra i migliori juniores nazionali, dopo un’esperienza in Canada con la nazionale finnica ha vinto la sua prima medaglia (d’argento) nel 1979 agli Europei under 18. L’anno successivo è capocannoniere della Lega Junior-A ma la sfortuna interrompe i suoi sogni: nel 1985 deve lasciare pattini e stecca dopo due operazioni alla schiena. Non abbandona il mondo dell’hockey e inizia la sua carriera di allenatore: fino al 1997 siede al pancone di diverse squadre in Finlandia e nel 1998 varca la frontiera per giungere a Caldaro. Rimane 4 anni fino al 2001 e fa tempo a vincere il campionato di Serie B. L’anno dopo lo nota il Vipiteno che lo ingaggia nella stagione più travagliata della sua storia in Serie A ma il rapporto di Helle con i Broncos dura solo poche settimane, continuando per il Vipiteno la girandola di allenatori. Giunge quindi ad Appiano centrando subito ancora il titolo di campione d’Italia di serie B. Finita la festa per Helle è tempo di tornare in Scandinavia dove rimane fino al 2004. Ripercorrerà i suoi passi prima con un anno a Caldaro e poi ad Appiano nel gennaio 2006. Dopo aver lavorato nella terza serie finlandese capita l’occasione bolzanina: i biancorossi hanno appena esonerato McKay e hanno bisogno di togliersi di dosso la vergogna di tanti anni senza nemmeno vedere la finale. Helle viene chiamato ad affiancare Dumond e poco prima dei play-off fa cambiare volto alla squadra: in dodici partite raccoglie nove successi facendo vincere al Bolzano il tricolore dopo 8 anni di digiuno. L’anno scorso viene confermato, sceglie Häkkinen come portiere biancorosso e conquista tutto ciò che in Italia c’era da vincere, col rammarico di aver lasciato la Continental al Martin per differenza reti.

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