Medaglia di bronzo alla Repubblica Ceca

Medaglia di bronzo alla Repubblica Ceca

di Alessandro Seren Rosso

A contendersi la medaglia di bronzo rimangono la Russia e la Repubblica Ceca. Nelle semifinali, la Russia ha subito una pesante sconfitta per mano della Finlandia venendo battuta addirittura per 4-0, mentre la Repubblica Ceca è stata superata dalla Svezia per 7-3. La finalina è quindi disputata tra due delle squadre considerate favorite alla partenza del torneo olimpico, soprattutto la Russia dopo aver fatto fuori i detentori della medaglia d’oro in carica del Canada.
Ma veniamo alla partita: nella Russia torna Malkin nel line-up, mentre nella Repubblica Ceca è Vokoun a venire schierato a difesa della gabbia. Dopo meno di un minuto la Russia può già usufruire di una superiorità numerica per un gancio di Zidlicky su Kovalchuk ma il powerplay non viene sfruttato a dovere. La prima vera occasione è sulla stecca di Taratukhin che però non riesce a concretizzare lo splendido suggerimento di Neprjaev. Nei primi minuti di gara è la Russia a fare la partita con i Cechi sempre attenti dietro ma è proprio la Repubblica Ceca ad aprire le marcature con Erat che va a segno con un tiro dalla media distanza su preciso passaggio di Vyborny.
Dopo meno di cinque minuti la Russia si trova quindi in svantaggio e prova a reagire: nuovamente in superiorità numerica Tyutin ci prova dalla blu, Kovalchuk tenta la deviazione ma il tiro finisce fuori di un soffio. Il powerplay è però ancora una volta inefficace ed è Vyborny ad avere l’occasione di centrare il bersaglio grosso ma Nabokov si oppone ottimamente.
La partita scivola via fino al sedicesimo: Datsyuk in velocità irrompe nel terzo ceco ma il tiro è troppo centrale e bloccato da Vokoun. Nel finale del primo periodo la Repubblica Ceca può usufruire di una superiorità numerica che però non viene sfruttata a dovere dalla squadra in maglia bianca.
Nei primi minuti della seconda frazione di gioco la Russia è ancora una volta in powerplay ma ancora una volta non ci sono emozioni a parte una bella combinazione Kovalchuk – Malkin – Kovalev. Allo scadere della superiorità numerica però Ilja Kovalchuk va a caricare duramente alla balaustra Pavel Kubina colpendolo al volto, e gli arbitri optano per cinque minuti più addirittura la penalità partita. La Repubblica Ceca quindi può giocare per cinque minuti con un giocatore in più e dopo centoventi secondi Hejduk ha il disco del due a zero solo da buttare in rete ma Nabokov si oppone con grande abilità. Sulla mischia successiva la difesa russa libera. Nel corso di questo lunghissimo powerplay i cechi spingono sull’acceleratore ma la Russia si difende benissimo specialmente grazie a un super Kasparaitis ma non basta perchè la Repubblica Ceca raddoppia grazie a una cannonata di Zidlicky che sfrutta un disco ottimamente giocato da Jaromir Jagr. A venti secondi dal termine occasionissima per Kharitonov dopo una bella azione di Kovalev dietro la porta: il veterano della Dinamo si fa trovare proprio davanti a Vokoun ma il tiro finisce la sua corsa contro la traversa. Nel proseguimento dell’azione Malkin semina tre difensori avversari ma la sirena implacabilmente segnala il finale del secondo periodo.
Nel terzo tempo la Russia spinge e crea una gran mole di gioco: all’undicesimo minuto bella parata di Vokoun su Datsyuk, mentre un minuto più tardi è Yashin a rendersi pericoloso deviando un tiro di Tyutin ma la sua conclusione finisce nell’esterno della rete. Al quindicesimo ancora pericolosa la Russia con Afinogenov che gira intorno alla porta trovando però i gambali di Vokoun, oggi in giornata di grazia. Al sedicesimo minuto con un’azione confusa davanti alla porta la Russia va in gol: Sushinskij tira e Datsyuk ribatte in rete, però la sua stecca era alta e il gol viene annullato dalla terna arbitrale dopo aver visionato il replay. Decisione controversa: era davvero difficile però stabilire se il gol fosse effettivamente da annullare o da convalidare ed è una decisione che avrebbe fatto discutere in ogni caso.
Nel finale Krikunov, che ha già annunciato le dimissioni al termine della stagione, toglie Nabokov per inserire il sesto uomo di movimento ma la Repubblica Ceca trova addirittura il terzo gol con Straka dopo un duetto con Erat.
La medaglia di bronzo va quindi alla Repubblica Ceca, molto brava a resistere alla pressione russa del terzo periodo.

Medaglia di bronzo alla Repubblica Ceca

 

di Alessandro Seren Rosso

A contendersi la medaglia di bronzo rimangono la Russia e la Repubblica Ceca. Nelle semifinali, la Russia ha subito una pesante sconfitta per mano della Finlandia venendo battuta addirittura per 4-0, mentre la Repubblica Ceca è stata superata dalla Svezia per 7-3. La finalina è quindi disputata tra due delle squadre considerate favorite alla partenza del torneo olimpico, soprattutto la Russia dopo aver fatto fuori i detentori della medaglia d’oro in carica del Canada.
Ma veniamo alla partita: nella Russia torna Malkin nel line-up, mentre nella Repubblica Ceca è Vokoun a venire schierato a difesa della gabbia. Dopo meno di un minuto la Russia può già usufruire di una superiorità numerica per un gancio di Zidlicky su Kovalchuk ma il powerplay non viene sfruttato a dovere. La prima vera occasione è sulla stecca di Taratukhin che però non riesce a concretizzare lo splendido suggerimento di Neprjaev. Nei primi minuti di gara è la Russia a fare la partita con i Cechi sempre attenti dietro ma è proprio la Repubblica Ceca ad aprire le marcature con Erat che va a segno con un tiro dalla media distanza su preciso passaggio di Vyborny.
Dopo meno di cinque minuti la Russia si trova quindi in svantaggio e prova a reagire: nuovamente in superiorità numerica Tyutin ci prova dalla blu, Kovalchuk tenta la deviazione ma il tiro finisce fuori di un soffio. Il powerplay è però ancora una volta inefficace ed è Vyborny ad avere l’occasione di centrare il bersaglio grosso ma Nabokov si oppone ottimamente.
La partita scivola via fino al sedicesimo: Datsyuk in velocità irrompe nel terzo ceco ma il tiro è troppo centrale e bloccato da Vokoun. Nel finale del primo periodo la Repubblica Ceca può usufruire di una superiorità numerica che però non viene sfruttata a dovere dalla squadra in maglia bianca.
Nei primi minuti della seconda frazione di gioco la Russia è ancora una volta in powerplay ma ancora una volta non ci sono emozioni a parte una bella combinazione Kovalchuk – Malkin – Kovalev. Allo scadere della superiorità numerica però Ilja Kovalchuk va a caricare duramente alla balaustra Pavel Kubina colpendolo al volto, e gli arbitri optano per cinque minuti più addirittura la penalità partita. La Repubblica Ceca quindi può giocare per cinque minuti con un giocatore in più e dopo centoventi secondi Hejduk ha il disco del due a zero solo da buttare in rete ma Nabokov si oppone con grande abilità. Sulla mischia successiva la difesa russa libera. Nel corso di questo lunghissimo powerplay i cechi spingono sull’acceleratore ma la Russia si difende benissimo specialmente grazie a un super Kasparaitis ma non basta perchè la Repubblica Ceca raddoppia grazie a una cannonata di Zidlicky che sfrutta un disco ottimamente giocato da Jaromir Jagr. A venti secondi dal termine occasionissima per Kharitonov dopo una bella azione di Kovalev dietro la porta: il veterano della Dinamo si fa trovare proprio davanti a Vokoun ma il tiro finisce la sua corsa contro la traversa. Nel proseguimento dell’azione Malkin semina tre difensori avversari ma la sirena implacabilmente segnala il finale del secondo periodo.
Nel terzo tempo la Russia spinge e crea una gran mole di gioco: all’undicesimo minuto bella parata di Vokoun su Datsyuk, mentre un minuto più tardi è Yashin a rendersi pericoloso deviando un tiro di Tyutin ma la sua conclusione finisce nell’esterno della rete. Al quindicesimo ancora pericolosa la Russia con Afinogenov che gira intorno alla porta trovando però i gambali di Vokoun, oggi in giornata di grazia. Al sedicesimo minuto con un’azione confusa davanti alla porta la Russia va in gol: Sushinskij tira e Datsyuk ribatte in rete, però la sua stecca era alta e il gol viene annullato dalla terna arbitrale dopo aver visionato il replay. Decisione controversa: era davvero difficile però stabilire se il gol fosse effettivamente da annullare o da convalidare ed è una decisione che avrebbe fatto discutere in ogni caso.
Nel finale Krikunov, che ha già annunciato le dimissioni al termine della stagione, toglie Nabokov per inserire il sesto uomo di movimento ma la Repubblica Ceca trova addirittura il terzo gol con Straka dopo un duetto con Erat.
La medaglia di bronzo va quindi alla Repubblica Ceca, molto brava a resistere alla pressione russa del terzo periodo.

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